Non sarà l’estate che ci aspettiamo: per quattro mesi potrebbero cadere piogge intense. Continua a leggere per sapere cosa accadrà.
Abbiamo appena dovuto affrontare continui episodi di maltempo, pioggia e freddo. Sembra che la primavera sia arrivata solo adesso: quest’anno il mese di aprile e il mese di marzo sono stati molto piovosi. Il problema è che questi fenomeni atmosferici ricchi di continue piogge potrebbero non fermarsi qui. Non è un vero e proprio problema. Infatti, per molti di noi rappresenta una brutta notizia che ci fa pensare ad un’estate rovinata in partenza. In realtà, dal punto di vista ambientale, rappresenta un’ottima notizia.
Abbiamo trascorso tanti anni “a secco” e con poche precipitazioni rispetto alla media. Questo significa che il nostro Paese potrebbe finalmente ricevere precipitazioni consistenti dopo anni di scarsità di pioggia, grazie a un cambiamento nel ciclo climatico di Nina e Nino. Tuttavia, è di vitale importanza mantenere un uso parsimonioso dell’acqua e adottare azioni preventive e di mitigazione dei pericoli associati ai fenomeni meteorologici estremi. Per comprendere al meglio le dinamiche di questa situazione bisogna chiarire cos’è “El Niño”.
El Niño e La Niña: piogge intense in arrivo
El Niño, anche detto fenomeno di oscillazione meridionale, è un evento climatico caratterizzato da un eccezionale aumento della temperatura della superficie dell’acqua dell’Oceano Pacifico. Questo evento provoca modifiche nella circolazione atmosferica e influisce sulle condizioni climatiche a livello internazionale, con impatti sulle piogge e sulle temperature in molteplici aree del globo.
La Niña è il fenomeno opposto a quello di El Niño, e consiste in un abbassamento delle temperature della superficie delle acque dell’Oceano Pacifico equatoriale. Questo evento può provocare una crescita delle piogge in alcune zone e una riduzione in altre. La modifica della transizione del ciclo di Nina e Nino potrebbe essere responsabile dell’aumento dei fenomeni di pioggia previsti nel nostro Paese nei prossimi mesi. Bisogna fare riferimento all’indice SOI per comprendere appieno questo fenomeno. Vediamo di cosa si tratta.
Indice SOI e NAO: indici climatici da tenere in considerazione
L’indicatore SOI (Indice di Oscillazione del Sud) è un parametro climatico che misura la pressione dell’Oceano Pacifico occidentale e quella dell’Oceano Pacifico orientale, rilevandone la differenza. Se i valori dell’indice sono positivi vuol dire che sono associati alla fenomeno de La Niña e ad un incremento delle piogge in alcune zone. Se il valore del SOI è negativo significa che è associato alla fase El Niño e alla diminuzione delle piogge.
La NAO (Oscillazione Nord-Atlantica) è un fenomeno meteorologico inerente alla circolazione atmosferica che si verifica sulla zona settentrionale dell’Atlantico. Una fase negativa della NAO è associata ad un aumento dei fenomeni di pioggia e maltempo sull’Italia e sul Mediterraneo, mentre una fase positiva è associata ad un clima più mite e secco. Ora vediamo quale sarà la situazione in alcune regioni italiane nei prossimi mesi.
Italia e maltempo: come saranno i prossimi quattro mesi
Nell’arco di tempo che va da maggio 2023 ad agosto 2023, alcune città in Italia subiranno un bel po’ di giorni di pioggia consecutivi. A Milano ben 37 giorni di pioggia per un totale di 320 mm; a Roma 27 giorni piovosi e 200 mm; 27 giorni di pioggia anche a Napoli con 160 mm; a Torino 35 giorni e 260 mm; 37 giorni per Bologna e 330 mm; Firenze 32 giorni di maltempo con 280 mm; Genova 32 giorni con 240 mm; Palermo 17 giorni con 100 mm; Cagliari 14 giorni con 80 mm; 40 giorni di piogge a Venezia con 350 mm.
Nonostante quest’aumento delle piogge non bisogna mai dimenticare di adottare comportamenti sostenibili. Continuare a risparmiare acqua è fondamentale: non sappiamo cosa ci aspetta nel futuro, ed è bene risparmiare quanto più possibile le riserve idriche. Il cambiamento climatico è una realtà ed è del tutto imprevedibile ogni sua conseguenza.