Anarchici in corteo devastano il centro di Milano

Ieri si è svolta una manifestazione in occasione del ventesimo anniversario della morte di Davide Cesare conosciuto come Dax

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Manifestazione-Ansa-Imilanesi.it

Un corteo organizzato per ircordare la morte di Davide Cesare, detto Dax ha sfilato sabato pomeriggio in via Durante. Oltre 3.000 partecipanti divisi in gruppi che si sono, poi, radunati in piazzale Loreto, sono stati costantemente monitorati dalle forze dell’ordine. Il Questore di Milano Giuseppe Petronzi insieme al prefetto Renato Siccone e il comandante provinciale dell’Arma Iacopo Mannucci, hanno coordinato polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale per gestire il corposo gruppo di manifestanti.

La manifestazione ha avuto inizio intorno alle 13.30 e, da varie zone circostanti, hanno raggiunto la meta finale: piazzale Loreto. Intorno alle 16.00 si sono ritrovati in piazza Durante dove alcuni dei manifestanti hanno imbrattato con la vernice i muri di alcune banche e di altri palazzi.

Una manifestazione in ricordo di Dax

Purtroppo hanno compiuto anche altri atti di vandalismo devastando alcune pensiline dell’Atm in via Padova. In via Palmanova, angolo via Cesana hanno lanciato alcuni petardi e bottiglie contro gli agenti, ma, per fortuna, non ha portato ad incidenti gravi. La manifestazione ha voluto ricordare l’uccisione di Dax avvenuta 20 anni fa.

Lo hanno fatto disegnando un murales ad inizio percorso con la scritta. Dax: 2003-2023. Non solo hanno voluto ricordare Davide, ma anche Fausto Tinelli e Lorenzo Iannucci, detto Iaio, altri due esponenti del centro sociale milanese Leoncavallo e uccisi il 18 marzo del 1978. Omicidi ancora oggi irrisolti.

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Hanno trovato spazio anche le questioni delle case occupate, dei suicidi, delle carceri sovraffollate. Sui muri potremo leggere anche le scritte: Riapriamo le foibe, Pagherete caro, spaccheremo tutto, Alfredo libero. Tre manifestanti, in via Leoncavallo, salendo sul tetto di un locale con una scala, hanno realizzato un graffito: Partizan 161.

Il richiamo al Partizan di Belgrado è piuttosto chiaro. Si tratta della squadra di calcio simbolo dell’esercito partigiano jugoslavo che, in passato, si oppose ai nazisti. Un corteo per ricordare, ma anche un supporto per ciò che ha cercato di ottenere, senza successo, Alfredo Cospito, l’anarchico rinchiuso in carcere in regime di 41bis e in sciopero della fame, oramai, da più di quattro mesi.

Secondo alcuni manifestanti ormai i fascisti sono anche all’interno delle istituzioni

I partecipanti hanno tenuto a sottolineare che, secondo loro, dopo l’omicidio di Dax i fascisti hanno iniziato ad infiltrarsi anche nelle istituzioni e a tutti i livelli. E hanno aggiunto:

“un processo di copertura politica che oggi si aggrava ancor più col nuovo governo Meloni. A noi spetta il compito di combattere contro il neofascismo tutto, istituzionale o di strada che sia, esprimendo un antifascismo non a difesa della democrazia attuale, ma atto a distruggere questo sistema autoritario e patriarcale”

Per dare spazio alla manifestazione e per tutelare i cittadini, alcune linee dell’Atm hanno subito delle devizioni. L’Azienda dei trasporti milanesi aveva anche consigliato di organizzarsi in tempo per eventuali sopstamenti. I partecipanti al corteo sono arrivati da ogni parte d’Italia, ma non sono mancati anche stranieri provenienti da tutta Europa.

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