Anche Bergamo è costruita su sette colli, come Roma, ma è una caratteristica che accomuna ben 88 città in Italia.
Anche Bergamo, come Roma e come altre città italiane, è stata costruita su 7 colli. Oggi, nella provincia lombrada non sono più visibili, a causa dell’urbanizzazione avvenuta nel tempo. Ma ci sono moltissime testimonianze grazie alle quali si può risalire ad ogni singolo colle.
Il Colle Sant’Eufemia, per esempio, è in una posizione strategica. Era, infatti, il punto nevralgico della città dove, nel medioevo, sorgeva un castello. Qui è stata costruita la chiesetta dedicata all’omonima santa, e sembra avere origini antichissime.
Gli studiosi la fanno risalire infatti all’epoca paleocristiana. Sulla cima vi è anche un’area dedicata ai caduti della prima guerra mondiale e chiamata il parco delle rimembranze. Colle Aperto è il luogo ideale per visitare la città alta, da qui la visuale, infatti, è magnifica.
C è anche l’imperdibile torre di Adalberto, che indica l’ingresso alla zona vecchia. Camminando in salita un’altra tappa è l’Orto Botanico, dove sono visibili molte specie vegetali. Poi c’è Colle di Rosate, sulla cui cima svetta la grande struttura del liceo Sarpi.
Qui, nel ‘400 sorgeva un monastero e, in seguito, nel 1846 un convento di suore. In piazza ci sono la casa del forno ed il tempietto di Santa Croce risalenti al periodo medievale.
Il Colle Gromo è l’unico che, attualmente, permette ancora ai visitatori di potere vedere la roccia originaria. E’ situato tra via Donizetti, Piazza Angelini, Piazza Teresa Verzeri e via Lupo.
La zona è ricca di storia ed edifici da visitare come casa Fogaccia e palazzo Scotti. Inoltre c’è palazzo Gromo dei Rivola, la struttura architettonica che un tempo ospitava la zecca di Bergamo.
Qui, già nel 1236 si coniava la moneta. Sul colle di San Salvatore sorge l’omonima chiesa, nota agli abitanti come Chiesetta dei Disperati perché si trovava nei pressi del Monte dei Pegni.
Si tratta di un edificio con un’unica navata nella quale vi è l’opera San Giuseppe con bambino di Tiepolo. Il colle di San Michele al Pozzo Bianco prende il nome dall’antico pozzo che si trova sul sagrato dell’omonima chiesa.
E segnalato da una pietra circolare chiara. La cripta al suo interno è la più antica della zona bergamasca ed arricchita con affreschi del pittore veneziano Lorenzo Lotto.
Il colle di San Giovanni ospita, invece, i palazzi nobiliari Solza ed Albani e case gentilizie medievali come la Crotta e la Cittadella Viscontea, Inoltre, il Seminario Vescovile e la Cannoniera di San Giovanni.
Questa è raggiungibile solo attraverso una scalinata in metallo. Oggi il complesso è aperto al pubblico. Nelle sue mura vi sono delle aperture che servivano per la fuoriuscita delle bocche da fuoco.