Oltre alla Giunta Comunale di Milano contraria all’edificazione del nuovo stadio rossonero a La Maura, adesso arriva un altro no.
Questa volta il no alla costruzione del nuovo stadio del Milan a La Maura arriva direttamente dalla UE. Virginijus Sinkevicius, il commissario europeo con deleghe all’Ambiente, Oceani e Pesca, in occasione della sua visita a Milano dove ha incontrato l’architetto Boeri e la sua creazione del Bosco verticale, ha detto la sua.
Al momento in Europa si sta affrontando la discussione sull’importanza e il ripristino delle aree verdi, di conseguenza, per la UE è chiaro che per il 2030 c’è l’intenzione di non dimunuire le aree verdi. L’ulteriore obiettivo prefisso e che la UE intende raggiungere entro il 2050 è l’incremento delle aree verdi almeno del 5%.
Bocciato il progetto del nuovo stadio rossonero
In vista di questi obiettivi, è chiaro che il nuovo progetto della squadra rossonera non può che essere bocciato. Questa è, in sintesi, la risposta che il commissario europeo ha dato alla lettera del consigliere comunale della lista Sala Enrico Fedrighini. La compatibilità del nuovo stadio del Milan con una capienza di 70mila posti in un parco è, quindi, impossibile.
La Maura è un’area verde in cui c’è l’ovale di allenamento dei cavalli da corsa ed è, inoltre, inserita nel Parco Agricolo Sud. Il nuovo progetto, anche se costruito con tutti i nuovi criteri di compatibilità ambientale, comunque andrebbe ad aumentare il consumo del suolo della città. Per questo motivo costruire lo stadio in quella zona è impraticabile.
Il consigliere Fedrighini è rimasto del tutto soddisfatto dalla risposta del Commissario europeo. Ora non rimane che andare avanti, nonostante questo, nell’ostacolare il progetto della società rossonera. In Comune, nel frattempo, il sindaco Sala ha incontrato il presidente rossonero Paolo Scaroni.
Previsto un nuovo incontro con la società
Il colloquio è rimasto riservato. Sembra, però, che la faccenda non sia ancora definitivamente chiusa, in seguito, anche, all’incontro di una settimana fa tra il patron milanista Cardinale, il sindaco e il governatore lombardo Fontana. Durante il loro incontro Cardinale aveva illustrato le linee guida del nuovo progetto.
Per la prossima settimana è previsto un altro meeting. Il Milan ha intenzione di non aspettare oltre, ma sembra che la questione andrà ancora per le lunghe. Del resto sono 29, su un totale di 31, i consiglieri contrari al nuovo progetto del nuovo stadio. E alcuni di questi vorrebbero si ritornasse a prendere in considerazione l’area di San Siro.
Altri ancora non vorrebbero nemmeno la demolizione del vecchio stadio. Insomma, una situazione che è ferma da anni e, visti i presupposti, sembra rimarrà così ancora per un pò. Da parte sua, la società rossonera non ha intenzione di demordere e continuerà ad insistere sperando di trovare presto una soluzione.