A 48 ore dalla fine del nubifragio, molte le zone di Milano ancora chiuse, messo in campo anche l’esercito.
Nonostante le 48 ore passate dalla fine del nubifragio, molte zone del milanese sono ancora off limits. La città sta cercando di tornare alla normale vita di tutti i giorni, ma alcune aree restano ancora da mettere in sicurezza. I dati dell’assessore alla sicurezza Marco Granelli, non sono confortanti.
Si parla di 1.400 aree colpite in modo piuttosto grave nella sola città di Milano. Seicento di queste sono state restituite “all’utilizzo dei cittadini”, ma ne mancano ancora 800. Gli alberi abbattuti dalle forti raffiche di vento e da spostare sono, ancora, centinaia.
La protezione civile sta raccogliendo tutte le richieste che, ancora oggi, stanno arrivando al loro centro operativo milanese. Dopo averle messe in ordine di priorità, le varie squadre escono per cercare di risolvere le criticità. In alcuni casi, scendono in campo per aiutare anche gli agenti della polizia locale.
In campo anche 20 militari dell’esercito
Dalla mattina di ieri, mercoledì 26 luglio, insiema ai vigili del fuoco, la protezione civile e gli agenti di polizia, anche l’esercito è sceso in campo per dare una mano. L’assessore ha tenuto a ringraziare il prefetto Renato Saccone e il generale Alfonso Miro, comandante Esercito Lombardia.
Grazie a quest’ultimo le squadre erano già attive nella mattinata di ieri, mercoledì 26 luglio. Una ventina di militari del X Reggimento Genio guastatori di Cremona, hanno aiutato a sgomberare gli alberi caduti in viale Argonne che ostruivano la strada e dalle macchine rimaste schiacciate dagli stessi.
Ora rimane da lavorare ancora sulle linee dei tram, interrote in oltre 30 punti. Ogni giorni ci si dedica ad una parte specifica della città. Molti, infatti, i pali reggifilo abbattuti. Tecnici di Atm specializzati, aiutati da A2a e Unareti, sono al lavoro per ripristinare le linee.
Amsa, la società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti della città, lavora per togliere di mezzo la sporcizia. Nella notte gli interventi hanno riguardato la rimozione del parafulmine della chiesa di San Giorgio, in via Torini. Penzolava pericolosamente dal campanile.
I lavori proseguono in modo, quasi, incessante. Tutti gli operatori coinvolti son organizzati in turni, in modo da ripristinare il prima possibile i mezzi di trasporto pubblico, le strade e i parchi ancora chiusi. Granelli ha tenuto a ringraziare tutti coloro che stanno lavorando senza sosta.
L’assessore Granelli ringrazia anche i cittadini per la loro pazienza
Da quando sono iniziati le varie attività di ripristino, i responsabili, gli assessori e la direzione generale, si incontrano ogni giorno, alle 12.00, per fare il punto della situazione al centro operativo della protezione civile. Molto è ancora il lavoro da fare e molte sono le forze messe in campo.
L’assessore ha tenuto a precisare anche i numeri degli operatori coinvolti:
“...140 vigili del fuoco, con 21 squadre e 21 mezzi; 30 operatori di protezione civile del Comune di Milano, 10 squadre, 12 mezzi; 30 operatori delle imprese del verde con 6 squadre e 14 mezzi; la polizia locale con 159 pattuglie distribuite nei 4 turni; l’Esercito con 20 militari, 2 squadre, 10 mezzi; e poi Atm, Nuir e Amsa. Milano. Grazie a tutte queste persone e mezzi, alla pazienza dei cittadini, ce la farà. Grazie””.