Anna Giugliano, una giovane donna di 29 anni si sottopone ad un intervento di bypass gastrico, ma muore dopo soli pochi giorni
Si svolgeranno domani, i funerali di Anna Giugliano, di 29 anni, morta in seguito ad un intervento per perdere peso. Avverranno presso la Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo a Oleggio, a Novara. Subito dopo il decesso sono iniziati gli accertamenti sul caso. L’autopsia, necessaria, è avvenuta il 4 aprile ed in seguito le autorità hanno aperto un’inchiesta.
Indagato un dottore della struttura in cui è avvenuto l’intervento della giovane ragazza, l’ospedale Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano. Una procedura dovuta, quella di iscrivere nel registro degli indagati il medico che si è occupato dell’operazione per accertare e per verificare i fatti.
Gli investigatori devono cercare di ricostruire l’evento e trovare il perchè della morte del paziente. Da quanto è emerso sembra che vi sia stato un problema sorta nel post operatorio. Una sepsi, ossia una complicanza data da infezione, insorta durante la fase dei punti di sutura. E’ solo ancora un’ipotesi in fase di accertamento.
Anna lavorava come segretaria in un istituto scolastico. Era sovrappeso e per questo aveva deciso di affrontare la situazione tramite un intervento. Si sottopose, così, ad una visita presso l’ospedale di Rozzano, dove si sarebbe, poi, sottoposta ad intervento. In queste operazioni di chirurgia bariatrica i chirurgi applicano un bypass gastrico, per aiutare il paziente a perdere peso.
La dimissione risale al 10 marzo quando la donna è tornata a casa nel Novarese. Le sue condizioni, però, non miglioravano. Dopo alcuni giorni è comparsa la febbre e dolori molto forti. Ricoverata per accertamenti, è deceduta lo scorso 19 marzo. Le indagini sono seguite alla denuncia fatta dai familiari ai carabinieri.
La Procura di Milano ha iniziato una procedura per omicidio colposo a carico di ignoti. Il PM ha così disposto, come atto di urgenza, il sequestro della cartella clinica assegnata, poi, all’ufficio apposito, il dipartimento specializzato sulla tutela della salute. L’avvocato Simone Ciro Giordano assiste i genitori.
Ill pubblico ministero Valentina Mondovì insieme all’aggiunto Tiziana Siciliano hanno preso in mano tutti gli accertamenti del caso. Alla fine, nei giorni scorsi, la procura ha autorizzato la tumulazione della salma. I familiari, ora, possono procedere ai funerali. Secondo le statistiche tra gli interventi, quello fatto da Anna, è uno dei più a rischio per la zona in cui viene effettuato.
Tra le operazioni più pericolose vi sono anche la chirurgia epatica e quella polmonare, oltre che quella cardiaca. Quella addominale richiede un intervento particolarmente lungo. Risultano alte possibilità dii emorragia per gli interventi su articolazioni, come ad esempio la sostituzione dell’anca o la rimozione della ghiandola prostatica.
Tutti, comunque, dipendono da un fattore principale che riguarda le condizioni di salute generale del paziente. Questo è il dato principale su cui si basano le scelte o le prognosi dei medici. Se la salute risulta compromessa in qualche modo, aumenta il rischio di complicanze sia dentro che fuori dalla sala operatoria.