Dopo l’accorato appello del professor Fabio Mosca, si aggiunge anche Ezio Greggio e chiede alla mamma di Enea di tornare
Il giorno di Pasqua, intorno alle 11 e 40 del mattino l’allarme della Culla per la vita è scattato e i medici, dopo aver aspettato 40 secondi dal suono della campanella, sono accorsi alla culla. Hanno trovato un bimbo di soli pochi giorni avvolto in una copertina. Il bimbo pesava 2.6 Kilogrammi circa, di etnia caucasica e in buone condizioni di salute.
Nella culla il personale sanitario ha trovato anche una lettera in cui la mamma scriveva a nome di Enea, il suo piccolino. C’erano parole di grande affetto, ma, concludeva la mamma che, non potendosi occupare del suo bimbo, aveva dovuto lasciarlo alle cure della clinica Mangiagallidi Milano.
L’appello di Ezio Greggio
Il professor Fabio Mosca, direttore del dipartimento di Neonatologia del Policlinico aveva già rivolto un appello alla mamma biologica del piccolo. Nonostante la Culla per la vita possa aiutare le mamme in difficoltà lasciando il proprio bimbo in totale sicurezza ed anonimato, il direttore ha vissuto questa esperienza come una sconfitta a livello sociale.
Ha chiesto alla mamma di tornare sottolineando che nulla è perduto e che le cose si possono ancora sistemare. Alle sue parole si aggiungono quelle di un personaggio del mondo dello spettacolo molto conosciuto: Ezio Greggio.
“Torna ti prego, questo bambino è fantastico. Non è giusto che sia abbandonato, ti daremo una mano“.
Il comico e celebre conduttore di Striscia la Notizia chiede alla mamma di tornare alla clinica Mangiagalli a riprendersi il suo bimbo. Tutto il reparto spera che la donna accolga le parole del conduttore e torni sui suoi passi. Le assicurano l’anonimato ed anche un aiuto economico. Greggio continua dicendole che il suo bimbo merita di essere cresciuto dalla sua vera mamma.
Il bambino è sano, vispo e bello. I sanitari del reparto hanno potuto vedere come la mamma se ne sia presa cura con amore nei suoi primi giorni di vita. La invitano a tornare perchè c’è sempre una soluzione anche se potrebbe non sembrare così in momenti tanto difficili e drammatici.
Enea è pronto per l’affido
In una nota del Policlinico si legge che il bimbo ha già trovato una famiglia affidataria, valutata idone ad accogliere un bimbo abbandonato. Il Tribunale per i minorenni di Milano ha dato il via all’affido temporaneo. Intanto il bimbo rimane affidato alle cure del Policlinico. Nel corso delle prossime settimane, dopo aver terminato tutti gli accertamenti, si darà il via alle procedure di adottabilità.
Il periodo che dovrà passare da qui a quando sarà dichiarato idoneo all’adozione sarà abbastanza lungo. Questo perchè la mamma biologica potrebbe ripensarci e tornare a prenderlo. Per il momento il Tribunale dei minori ha affidato la patria potestà al reparto di neonatologia. In questo modo il Policlinico può rispondere dell’accudimento. In un secondo tempo Enea vivrà con la famiglia affidataria in attesa dell’adozione.