In piazza Frattini Milano, nel corso degli ultimi giorni si è svolta l’apertura di un nuovo supermarket. Una grandiosa notizia per coloro che vivono nella zona, che purtroppo però ha portato anche degli svantaggi a qualcuno e in particolare ad alcuni lavoratori che sono rimasti fuori.
La maggior parte dei lavoratori rimasti senza occupazione lavorativa e quindi senza stipendio, all’improvviso, senza colpe e responsabilità, sono donne che hanno lavorato per tantissimi anni in sede e che adesso sono state tagliate fuori senza un reale motivo.
A causa di tutto ciò, mentre in Piazza Frattini a Milano è stato tagliato il nastro del nuovo Supermarket Lidl, fuori si è svolta la protesta pacifica alla quale hanno preso parte 17 lavoratori della struttura che con il cambio aziendale, hanno perso il lavoro.
Prima Simply, poi Conad, oggi Lidl, ma tutto è cambiato soprattutto per i dipendenti
I dipendenti prima lavoravano per Margherita distribuzione, ovvero Conad, poi sono rimasti all’improvviso senza occupazione, senza tra l’altro essere precedentemente informati. Inizialmente erano in cassa integrazione fino al 31 marzo, poi all’improvviso disoccupati. Nel corso di pochi mesi ci sono stati vari cambi, prima il supermarket era Simply, poi è diventato Conad, dopo la chiusura Conad è arrivato il Lidl e lì tutto è cambiato.
I dipendenti, con il passaggio da Simply a Conad, sono rimasti invariati. Con l’apertura del nuovo supermarket è successo ciò che nessuno si sarebbe mai aspettato. L’azienda Lidl ha trasferito 20 dipendenti che lavoravano in largo Balestra, mentre 17, sono rimasti fuori.
Ecco il perché della rivolta degli ex dipendenti Conad
Secondo quanto spiegato da Filcams CGIL, Uil ecc, quanto è stato commesso è un errore gravissimo che non tiene conto del disagio che si va a recare a tutti coloro che hanno subito le conseguenze di una decisione senza senso. In poche parole nessuno ha pensato ai problemi e ai disagi che si vanno a creare ai dipendenti che per scelte aziendali si sono ritrovati all’improvviso disoccupati.
Ecco perché è avvenuta la protesta ed ecco il motivo per il quale si chiede a gran voce un’evoluzione positiva della problematica. Soltanto così chi ha perso il lavoro possa tornare ad avere la sua posizione lavorativa e a ricevere lo stipendio come sempre, per poter portare avanti la famiglia. Molte donne che sono rimaste senza lavoro hanno dei figli da mantenere.
La risposta fornita da Lidl e la posizione assunta da Conad
Lidl ha subito risposto alla protesta affermando che quando è stata acquisita l’area del supermarket, il supermercato Simply era già chiuso da tempo. Per questo motivo, non ci sono coinvolgimenti nelle decisioni in merito ai lavoratori e alle sorti del loro futuro. Di conseguenza Lidl non ha obblighi nei confronti di nessuno di loro. Peraltro ha il diritto di decidere e scegliere chi integrare e chi no, nel team dei dipendenti.
Nel frattempo da parte di Conad non è arrivata alcuna posizione sulla vertenza. Per cui adesso non bisognerà fare altro che aspettare, nella speranza che l’azienda Lidl possa cambiare idea.