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Economia e Lavoro

Area C gratis: la risposta del Comune

Area C gratis: il Comune milanese non permette alle Forze dell’Ordine di accedere gratuitamente all’Area in questione.

Forze dell’ordine-Imilanesi.it

Poliziotti e carabinieri non potranno utilizzare l’Area C nel capoluogo lombardo, se non pagheranno la quota come fanno anche tutti gli altri cittadini milanesi. Questa è quindi la decisione che ha preso il consiglio comunale nei loro riguardi, durante un incontro avvenuto il 27 luglio. Andando così a respingere una mozione derivante dal leghista Samuele Piscina.

Area C gratis: area a pagamento anche per i militari

Questa decisione presa dal Comune milanese ha già iniziato a riscontrare determinati dissensi, prima di tutto ovviamente dal nuovo sindacato dei carabinieri che ha espressamente chiesto al Comune di ripensarci.

Ma Palazzo Marino ha stabilito che non ci sarà nessuna deroga, almeno nei loro riguardi. Difatti il consiglio comunale di Milano, durante la seduta attuata il 27 luglio, ha deciso di respingere la richiesta fatta dal consigliere leghista Piscina. Quest’ultimo infatti aveva chiesto di far accedere gratuitamente tutti gli operatori appartenenti alle Forze dell’Ordine, all’interno dell’Area C. Ciò attraverso l’utilizzo delle loro autovetture private.

Una mozione eseguita spiegando e rimarcando la loro attività lavorativa basata su turni e orari assolutamente flessibili.

Il rappresentante del Carroccio aveva quindi fatto questa proposta, fondata sulla deroga per tutti coloro che svolgono il lavoro di carabiniere e poliziotto nella città milanese.

Ma l’Aula dal canto suo ha deciso di respingere la proposta, con la vittoria dei 21 voti a sfavore contro i 6 favorevoli.

Area C gratis: la reazione derivante dal nuovo comitato riguardante i carabinieri

A questo punto la reazione da parte del comitato nuovo a difesa dei carabinieri non ha perso tempo nel farsi sentire, attraverso le sue dichiarazioni.

Carabinieri-Imilanesi.it

Sottolineando prima di tutto il fatto che a partire dal 30 di ottobre di quest’anno il ticket da pagare per poter entrare nell’Area d’interesse avrà un considerevole aumento.

Difatti mentre ora il costo è di 5 euro, da fine ottobre passerà a 7,50 euro.

Un danno elevato per le tasche di coloro che arrivano da determinate zone, scarsamente o totalmente prive dei servizi derivanti dai trasporti pubblici.

Questo è quello che ci ha tenuto a dichiarare il sindacato nuovo correlato ai carabinieri.

Inoltre considerando il quantitativo di impedimenti che servono per tutelarla, ci si sta domandando perché anziché di Area C non si definisca come un’Area 51.

Questo è il commento assolutamente ironico riportato dalla sigla.

La situazione lavorativa dei carabinieri e le problematiche correlate

In più Nsc ha voluto sottolineare che il reddito percepito da un impiegato della Polizia o da un qualunque lavoratore pubblico è di sicuro molto differente da quello che potrebbe reputarsi come dignitoso.

Un’argomentazione che si è voluto ricordare, visto che non tutti ne sono a conoscenza. Un compenso che di sicuro non permette di poter disporre di un tipo di alloggio dignitoso, in prossimità della tanto discussa Area C.

Figuriamoci quindi se ciò sia fattibile al suo interno.

Infatti gran parte dei poliziotti che lavorano nelle caserme poste nella zona del Milanese, abitano in Comuni differenti.

Poliziotti-Imilanesi.it

Una condizione che automaticamente li costringe a percorrere giornalmente e mediante la loro auto, dei percorsi piuttosto lunghi anche per via della particolarità dei loro orari lavorativi.

Orari di servizio che molto spesso non danno la possibilità di poter beneficiare del servizio di trasporto pubblico milanese.

Una problematica che si verifica primariamente durante gli orari di lavoro serali e notturni.

Ecco perché si era fatta la richiesta di tale deroga.

La preoccupazione derivante dalla decisione del Comune

Da quanto appena detto, si può quindi comprendere benissimo quale sia la preoccupazione attuale scaturita dalla presa di posizione del Comune di Milano.

Una decisione che, in più, mostra con chiarezza una totale mancanza di interesse nei confronti del considerevole impatto economico che tale situazione avrà. Soprattutto sui bilanci dei vari nuclei familiari appartenenti agli operatori di polizia.

Se poi si pensa che ora stiamo vivendo un periodo molto critico per via del caro vita che si innalza sempre più, tali spese aggiuntive non faranno altro che peggiorare ulteriormente il tenore di vita dei carabinieri. Queste sono parole molto dure che il sindacato sta esprimendo nei confronti di Palazzo Marino, in difesa dei lavoratori in uniforme.

Ma il sindacato ha continuato il suo discorso con un interrogativo che dovrebbero porsi tutti. Infatti si domanda come si potrà risolvere la perenne carenza a livello organico del personale di polizia a Milano, se la città diventerà ancora più impraticabile?

Questo riferendosi al lato economico e al personale di polizia e carabinieri.

Aggiungendo che quelle sarebbero delle categorie di spese non necessarie in qualunque altra sede di servizio.

Dunque i vari esponenti della polizia milanese hanno chiesto al Comune di effettuare una rivalutazione, per quanto riguarda la decisione presa in merito a tale tematica.

Considerando che le Forze dell’Ordine rappresentano un’importante risorsa per la collettività fra le persone e per la gente. Pertanto si presume questo pure nell’Area C.

 

Published by
Melania Di Pietrangelo