Il trapper Niko Pandetta è stato arrestato a Milano, dopo l’accusa di spaccio di droga ed evasione. Gli agenti della squadra mobile lo hanno intercettato e ora dovrà scontare 4 anni di carcere.
Niko Pandetta, noto trapper seguito sui social, è stato arrestato dopo che la Cassazione lo ha accusato di spaccio una settimana fa.
Il cantante, arrestato nella zona di Quarto Oggiaro, era sfuggito all’ordine restrittivo ma ora dovrà scontare la sua pena, ovvero 4 anni di carcere. Ecco com’è andata la vicenda.
Niko Pandetta arrestato a Milano
Una settimana fa Niko Pandetta, già coinvolto tempo fa per alcuni crimini di traffico di droga, aveva salutato i suoi fan sui social network, dopo la condanna della Cassazione a 4 anni di carcere per spaccio di droga.
Il trapper, che si chiama Vincenzo e ha 31 anni, aveva salutato i suoi follower dicendo che dopo la sua reclusione sarebbe tornato più forte di prima, con nuove canzoni e nuova musica:
Sono abituato agli spazi stretti, alle case piccole, alle celle, alla scena italiana. Quando tornerò là mi porterò il vostro affetto.
Ma, dopo la condanna, era sfuggito poi all’ordine restrittivo cercando di scappare, ma oggi gli agenti della squadra mobile di Milano, guidati dal dirigente Marco Calì e dal funzionario Nicola Lelario, sono riusciti ad arrestarlo a Quarto Oggiaro.
Nel 2020 già aveva fatto discutere per un concerto tenutosi ad Abbiategrasso, in cui aveva dedicato una canzone a suo zio, Salvatore Turi Cappello, un boss catanese che si trova al carcere 41-bis dal 1993.
L’artista si era poi pentito del testo, dichiarando di essere fuori da ogni attività mafiosa e di non essere un criminale. Ma i guai non hanno tardato ad arrivare, visto che è stato coinvolto in un traffico di droga tra Sicilia e Calabria.
All’epoca, la presidente della commissione antimafia della Regione Lombardia Monica Forte era rimasta indignata dalla canzone, dichiarando che non era possibile che in uno spazio pubblico venissero diffusi messaggi in onore della mafia.
Chi è Niko Pandetta, il trapper arrestato
Niko Pandetta è famoso a un target di pubblico grazie alla sua musica, prima neomelodica poi diventata trap, adeguandosi alla nuova scena musicale italiana.
Vincenzo Pandetta, siciliano, è famoso anche per essere il nipote del famoso boss della mafia Salvatore Cappello, recluso al 41 bis dal 1993.
Sui social è molto seguito, diventato un vero e proprio idolo per la sua fetta di fan, ma il rapper è stato spesso coinvolto in guai con la giustizia, dei quali si diceva pentito e ripulito in alcune stories su Instagram.
Nelle sue canzoni ha raccontato le difficoltà della sua vita, molto criticato dalle autorità italiane per aver parlato apertamente della mafia, conoscendone bene molte dinamiche a causa della sua famiglia.
Nonostante il suo pentimento recente, in passato non ha mai avuto problemi a fare dichiarazioni sconvenienti, come su Falcone e Borsellino, la cui morte secondo lui andava accettata come un prezzo da pagare, per scelte personali, parole che hanno indignato non poche persone.
Ora dovrà scontare la sua pena, ma sui social in molti lo appoggiano e affermano di aspettarlo quando uscirà dal carcere.