Alessandro Bertolini. Arrestato all’aeroporto di Milano Malpensa il giovane mercenario filorusso, simpatizzante di Forza Nuova. Indagato dall’antiterrorismo di Genova
Il giovane mercenario filorusso Alessandro Bertolini è stato arrestato giovedì 29 giugno all’aeroporto di Milano Malpensa. Il ventinovenne di Rovereto (Trento) è stato catturato al suo ritorno dal Donbas, dove si presume che abbia combattuto dal 2016. Bertolini è attualmente oggetto di un’indagine condotta dalla direzione distrettuale antimafia e antiterrorismo di Genova. Risultava latitante da diversi anni. Secondo quanto riportato, l’imputato ha scelto di non rispondere alle accuse che gli sono state mosse.
Le indagini, portate avanti dai carabinieri del Ros di Genova sotto la coordinazione del sostituto procuratore Federico Menotti, hanno rivelato che Bertolini ha combattuto a pagamento nel Donbas a partire dal 2016. Insieme a lui c’erano altri italiani; anche lorosono attualmente latitanti e sotto indagine. Tra questi figurano il quarantottenne Massimiliano Cavalleri, noto come Spartaco, e il trentaquattrenne Gabriele Carugati, soprannominato Arcangelo. L’accusa sostiene che Bertolini abbia partecipato ad azioni violente volte a “mutare l’ordine costituzionale o a violare l’integrità territoriale” dell‘Ucraina, uno Stato estero del quale non era né cittadino né stabilmente residente e senza far parte delle forze armate di alcuna delle parti coinvolte nel conflitto.
La scelta di Bertolini di unirsi alle forze filorusse in Ucraina è stata motivata dal suo apprezzamento per il “popolo forte” russo. In un’intervista del 2017 rilasciata a Valentina Petrini e trasmessa da Rai Due, il giovane ha dichiarato che gli piaceva l’ideologia di Forza Nuova, un movimento politico italiano. Secondo Bertolini, i valori dei russi si avvicinavano molto a quelli di Forza Nuova: “Quando la gente di sinistra viene qua, è smentita subito”. Aveva anche espresso preoccupazione per l’instabilità economica e l’immigrazione incontrollata in Europa, affermando che, sebbene aiutare le persone fosse giusto, il fenomeno migratorio, alla fine, porterebbe solamente al caos.
L’arresto di Alessandro Bertolini e le accuse mosse contro di lui rappresentano un caso significativo di coinvolgimento di cittadini italiani nel conflitto in Ucraina. Si tratta di una vicenda che solleva questioni riguardo all’estremismo politico e alla partecipazione di mercenari stranieri in zone di conflitto internazionale. Mentre l’inchiesta prosegue, sarà importante stabilire le responsabilità e assicurare che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.