Artem Uss, l’imprenditore russo evaso dai domiciliari a Milano, è in Russia

Artem Uss, magnate spia russo era evaso dai domiciliari a Milano qualche giorno fa. L’uomo era ricercato negli Stati Uniti per traffico di tecnologie militari destinate ai russi per affrontare la guerra in Ucraina.

imprenditore Artem Uss
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Tra le tante accuse nei suoi confronti, anche quella per contrabbando di petrolio. Dopo giorni di fuga si è consegnato dichiarando di trovarsi in Russia e di stare bene.

L’imprenditore era riuscito a fuggire nonostante avesse il braccialetto elettronico, dopo le ore 14. Adesso è tornato al suo paese in attesa di scoprire quali saranno le conseguenze che dovrà pagare per i reati commessi.

Chi è Artem Uss e cosa ha fatto

Artem Uss, è il figlio del governatore della Siberia. Una volta fuggito e arrivato al suo Paese, ha dichiarato di essere arrivato in Russia con non poche difficoltà e di aver affrontato dei giorni drammatici. Secondo quanto è stato raccontato dal diretto interessato, la fuga è stata possibile grazie all’aiuto che ha ricevuto da alcune persone affidabili forti, rare, che hanno fatto il possibile per sostenerlo.

Ha rivelato tutto questo direttamente all’agenzia di Stato Novosti, puntando il dito contro l’Italia e aggredendo il tribunale italiano senza paura.

Le dichiarazioni dell’imprenditore contro l’Italia, il tribunale e l’imparzialità

Artem Uss dichiara di non avere più fiducia sull’imparzialità italiana e sull’operato dei tribunali. L’imprenditore afferma di aver contato soltanto all’inizio sull’imparzialità del tribunale italiano e di essersi poi reso conto, piano piano che non è affatto così.

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Adesso è pronto piuttosto a piegarsi alle autorità statunitensi per non prendere parte ad un gioco senza regole che in qualche modo lo avrebbe punito in maniera scorretta.

Ecco di cosa è accusato l’imprenditore russo Artem Uss

L’imprenditore Artem Uss è stato arrestato in Italia, dopo settimane di ricerche in tutta l’America. Dovrà difendersi dalle accuse di contrabbando di petrolio che dal Venezuela andava in Russia e in Cina. Un’altra accusa che pende sulla sua testa è quella del traffico di tecnologie militari provenienti dagli Stati Uniti verso la Russia.

L’indagine avviata dalle forze dell’ordine ha cercato in tutti i modi di ricostruire la rete attraverso la quale la Russia riesce da oltre un anno a procurarsi delle armi di alta tecnologia, da usare contro l’Ucraina. Gli americani avevano chiesto l’estradizione di Uss, il tribunale italiano tra l’altro l’aveva anche autorizzata ma l’imprenditore, ha scelto di fuggire alla periferia di Milano, sicuramente con l’aiuto dei servizi segreti russi.

Da solo non avrebbe mai potuto operare, ma soprattutto non avrebbe mai potuto raggiungere il suo Paese senza problemi, disagi, ostacoli di qualunque tipo.

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