Arturo Cirillo è regista ed interprete del Ferdinando che andrà in scena anche a Milano. Scopri di seguito tutti i dettagli della pièce.
Con il Ferdinando di Antonio Cirillo va in scena l’amore per i reietti in una pièce in prosa, con personaggi crudi e mai scontati.
Grazie al drammaturgo napoletano Annibale Ruccello, Arturo Cirillo è regista ed interprete del Ferdinando, un’opera in prosa rieditata che mette in scena l’amore per i reietti. Il debutto dell’opera, per quest’anno, è stata al Teatro delle Muse di Ancona.
Non è la prima volta che Antonio Cirillo affronta Ruccello. La prima volta fu a Napoli con una parodia napoletana basata su un’opera di Henry James dal titolo Napoli Hollywood…un’ereditiera. Fu proprio allora che scattò il colpo di fulmine professionale tra i due. Insieme, ad esempio, lavorarono anche ad una edizione di un’opera per la Rai.
La prima interpretazione del Ferdinando arrivò per Antonio Cirillo ben 11 anni fa quando affidò la parte principale ad un’attrice che non era napoletana e l’esito fu piuttosto interessante. L’obiettivo fu quello di uscire dai classici stereotipi ma senza essere freddo o distaccato.
Oggi, l’artista ha scelto di riportare quest’opera sulle scene perché ha avuto modo di riprendere degli aspetti meglio che, ad oggi, con una nuova maturità, gli sembrano più chiari. Tra i temi fondamentali dell’opera spiccano i personaggi crudeli, l’essere soli di alcuni e il male di vivere condito con una buona dose di disperazione. In scena ci sono dei disgraziati.
Riccardo Ciccarelli interpreterà il Ferdinando e, benché abbia 33 anni, all’artista è sembrato una buona idea fargli interpretare il ruolo di un adolescente.
L’opera è ambientata nell’agosto 1870, nel Regno delle Due Sicilie. Dopo la caduta del regno, la baronessa borbonica Donna Clotilde disprezza il re sabaudo e ma anche l’Italia piccolo-borghese che è nata dall’unificazione. La sua è una vera e propria malattia.
Benché l’opera sia ambientata nell’800, viene considerata quanto mai attuale. Benché il contesto sia storico l’inquietudine e le perversioni dei personaggi si possono rapportare all’attualità. Un’opera che lo stesso Antonio Cirillo ha definito come:
“Conturbante, perché tocca cose difficili da toccare, si inoltra in luoghi inesplorati dell’intimo umano”.
A Milano l’opera verrà rappresentata al Teatro Carcano, che si trova in Corso di Porta Romana. Le date sono dal 16 al 19 novembre. Il giovedì e venerdì lo spettacolo sarà alle 19:30 mentre la domenica alle 16:30. Soltanto il sabato lo spettacolo andrà in scena alle 20:30. I biglietti partono da 16,50 euro. La durata è di 90 minuti, in un solo atto.