Assalto dei criminali ai danni di un’azienda di Cambiago. Automobili bruciate, colpi di arma da fuoco e chiodi in quello che si è definito come un vero e proprio raid notturno. Tutto questo si è verificato tra domenica e lunedì in località Cambiago. Grazie all’intervento dei carabinieri si è potuto mettere un freno a tutto questo.
L’azione di questi banditi si è dovuta fermare perché, fortunatamente, sono stati prima scoperti e poi messi in fuga da un vigilante. Una tentata rapina molto simile a quelle che si possono vedere nei film televisivi. Ecco cos’è successo nello specifico e le condizioni del vigilante che ha provveduto ad allertare chi di dovuto.
Come accennato nelle prime righe si è verificato un assalto che ha davvero dell’incredibile per come è stato attuato e studiato nei minimi particolari.
Un fumo nero ha iniziato ad alzarsi verso il cielo notturno. Poi un mezzo lanciato a tutta velocità nell’oscurità della notte per sfondare il cancello dell’azienda.
A un tratto il silenzio di quella notte si è interrotto bruscamente a causa dei forti colpi di pistola.
Una vera e propria scena da film quella che si è verificata nel Milanese, durante la notte tra domenica e lunedì a Cambiago.
Qui dei malintenzionati hanno deciso di assaltare un capannone aziendale del posto, riuscendo poi a far perdere le loro tracce.
Questi banditi hanno quindi deciso di dirigere la loro attenzione e azione criminale, nei confronti di un deposito posizionato al numero civico 25 di viale Brianza, appartenente a un’impresa che si dedica alla logistica.
L’assalto si è attuato intorno alle 4. La banda costituita da vari uomini ha posto 4 automobili rubate verso l’uscita degli svincoli dell’autostrada di zona.
A quel punto hanno bruciato le auto per poi proseguire spargendo delle bande chiodate sull’asfalto. Un’operazione messa in esecuzione appunto per cercare così di ritardare l’intervento da parte delle forze dell’ordine.
Solo in un secondo momento il commando si è attivato buttando a terra il cancello dell’azienda, attraverso l’utilizzo di un furgone utile per ottenere in tal modo una via di accesso.
I piani di questi malviventi è saltato per via di un vigilante che si trovava a lavorare nella stessa zona. Difatti il guardiano stava appunto sorvegliando il magazzino in questione, quando si è accorto della presenza di questi intrusi ed è dunque intervenuto in maniera repentina per fermarli.
Il vigilante quindi ha iniziato ad aprire il fuoco verso il gruppo di banditi, con almeno nove colpi esplosi dalla sua arma da fuoco.
Subito dopo i malviventi si sono allontanati dal posto a bordo di un paio di automobili e privi del bottino che volevano sottrarre inizialmente all’impresa.
I carabinieri appartenenti alla compagnia di Pioltello sono arrivati dopo poco in viale Brianza, dove hanno subito individuato un’altra automobile abbandonata lì.
In più hanno trovato le carcasse delle auto incendiate.
I militari hanno quindi effettuato i rilievi del caso, così da riuscire a dare un’identità ai rapinatori. Un grande aiuto potrebbe giungere direttamente dalle telecamere di videosorveglianza, anche se si immagina che i criminali abbiano attuato il loro piano a volto coperto.
Il guardiano italiano di 53 anni è rimasto leggermente ferito dallo scontro a fuoco, perciò è stato poi accompagnato al pronto soccorso dell’istituto ospedaliero di Vimercate. Le sue condizioni di salute non sono per niente allarmanti, fortunatamente.
Le zone dell’hinterland milanese da tempo si sono viste protagoniste di colpi simili andati a buon fine per i malviventi che hanno agito in un modo alquanto similare a quello fermato dal vigilante.
Infatti nel mese di maggio una banda aveva svaligiato un capannone di un’impresa posto in via Tolstoj, a San Giuliano Milanese.
In questa circostanza la banda aveva provveduto a sfondare la saracinesca, rubando poi i cellulari e i vari iPad presenti nella ditta che si occupa di tecnologia.
Il valore complessivo di tale bottino corrispondeva esattamente a un minimo di un milione e mezzo di euro.
Una volta sottratta la merce, i malviventi erano scappati a bordo di due veicoli. Altre cinque, invece, molto probabilmente rubate, erano state trovate abbandonate per strada.
Un modo di procedere ideato evidentemente per effettuare un blocco, per quanto concerne l’accesso alla struttura protagonista del blitz, dando del filo da torcere ai carabinieri una volta giunti sul posto.
Altri precedenti raid erano avvenuti nelle zone di Segrate, Trezzano sul Naviglio, Tribiano e Albairate e tutti si sono caratterizzati da azioni svolte dai banditi, molto simili a quelle fatte dai criminali che son fuggiti dopo l’intervento del guardiano.
Questo mette in rilievo come fatti del genere siano avvenuti già in passato e come queste bande non demordano e mettono in pratica questi atti davvero orribili.