Assegni familiari 2023, l’INPS ha provveduto ad aggiornare gli importi destinati ai nuclei familiari, con figli, a partire dall’1 luglio fino al 30 giugno 2024.
Anche quest’anno gli importi degli assegni per il nucleo familiare sono stati modificati. Questo a seguito dell’inflazione e della crisi economica che non consente ai lavoratori di arrivare alla fine del mese usufruendo di uno stipendio nella media.
L’assegno unico, ovvero l’assegno che va a tutti i nuclei familiari, è stato istituito un anno fa per aiutare le famiglie dei pensionati e dei lavoratori dipendenti, con redditi stabiliti dalla legge modificati di anno in anno.
L’assegno familiare cambia non soltanto di anno in anno, perché gli importi vengono modificati in base alle condizioni economiche della popolazione italiana, ma anche in base al reddito e al numero dei componenti del nucleo. Ovviamente spetta a tutti i lavoratori. Compresi i lavoratori dipendenti, quelli in cassa integrazione, i disoccupati, in mobilità indennizzata, in malattia, o assistiti per tubercolosi.
Spetta per diritto anche ai pensionati del fondo pensioni, ai pensionati del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, a chi ha accesso a fondi speciali come elettrici, gas, esattoriali, telefonici, autoferrotranvieri, personale di volo e lavoratori para subordinati. Infine spetta a tutti coloro che sono iscritti alla gestione separata dei lavoratori autonomi.
Ad ogni modo, da giorno 1 marzo 2022, l’assegno unico ha sostituito gli assegni per il nucleo familiare, si tratta della stessa cosa, ma gli importi sono cambiati per tutti. C’è chi è stato avvantaggiato e chi no. Le nuove tabelle, aggiornate dal 1°luglio 2023 a giugno 2024, però, non riguardano tutti, bensì soltanto una ristretta cerchia di persone.
A beneficiare dei nuovi importi dell’assegno per nucleo familiare, saranno soltanto i nuclei di famiglie che non hanno figli, ma famiglie composte da coniugi, sorelle, nipoti, o fratelli. Ovviamente anche in questo caso, è importante che rispettino tutti quanti i requisiti previsti dalla legge.
Per quanto riguarda il reddito familiare questo viene rivisto e quindi rivalutato di anno in anno, a partire dall’1 luglio fino a giugno dell’anno successivo. Viene versato come sempre, in base al numero dei lavoratori e dei componenti del nucleo familiare. Viene maggiorato nel caso in cui ci sono situazioni particolari, per esempio disabilità grave, meno grave ecc.