Assegno d’inclusione al posto del Reddito di cittadinanza, ma come funziona? Ecco a chi spetta, i requisiti e gli importi.
Come ben sappiamo ormai, il Reddito di cittadinanza già a partire dal prossimo mese di agosto non sarà più erogato per 169 mila famiglie che hanno già ricevuto l’sms da parte dell’Inps. A dicembre invece, questa misura sarà definitivamente cancellata e sostituita da un’altra misura. Quale? Parliamo dell’assegno d’inclusione, ma come funziona? Quali sono i requisiti e gli importi?
Assegno d’inclusione, come funziona
A gennaio 2024 arriva l’Assegno d’inclusione, una misura pensata dal Governo Meloni per aiutare molte famiglie italiane in difficoltà.
Questa misura andrà a sostituire il Reddito di cittadinanza. Così come spiegato dal Ministero del Lazio, è questa una misura di sostegno economico e appunto di inclusione sociale e professionale.
Ovviamente per poterne beneficiare, bisognerà essere in possesso di determinati requisiti non soltanto da un punto di vista economico.
I beneficiari
L‘assegno d’inclusione è riconosciuto a tutti quei nuclei familiari che abbiano al proprio interno un componente con disabilità, o minorenne o over 60. Ovviamente questi nuclei familiari devono trovarsi in una condizione di svantaggio economico e devono essere stati inseriti in un programma di cura e assistenza da parte dei servizi sociali territoriali certificato proprio dalla pubblica amministrazione.
- essere cittadino italiano europeo o titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno Ue per soggiornanti di lungo periodo o essere residenti in Italia da almeno 5 anni
- non essere sottoposti a misura cautelare personale o di prevenzione, non avere sentenze definitive di condanna
- avere un Isee in corso di validità di un valore che non deve superare i 9.360 euro ed un valore del reddito familiare inferiore ad una soglia di 6 mila euro
Importo
Sarà erogato un importo pari ad massimo di 6 mila euro annuo. Il contributo è pari a 7.560 euro per i nuclei composti da persone di età pari o superiore a 67 anni o da persone di età pari o superiore a 67 anni e altri familiari in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza.
Si può aggiungere a questa somma anche il contributo per l’affitto dell’immobile fino ad un massimo di 3.360 euro annui. L’importo sarà di 1.800 se il nucleo risulterà composto da persone di età pari o superiore a 67 anni oppure di persone con età pari o superiore a 67 anni e altri familiari che si trovano in una condizione di disabilità o di non autosufficienza.
In tutti i casi il beneficio non sarà inferiore ai 480 euro annuali. Verrà erogato mensilmente per un periodo continuativo e non superiore ai 18 mesi.
Si potrà rinnovare, proprio come accaduto con il reddito di cittadinanza, con la sospensione di un mese e per altri 12 mesi. Il pagamento avverrà attraverso quella che è chiamata Carta di inclusione.
Come richiedere l’assegno d’inclusione
La richiesta si potrà presentare attraverso i patronati o i centri di assistenza fiscale e telematicamente sul sito dell’Inps.