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Economia e Lavoro

Assegno unico di 113 euro a figlio per i percettori del Reddito di cittadinanza

I dati sugli importi medi di integrazione dell’assegno unico ai percettori di Reddito di cittadinanza sono usciti. Si fa riferimento ai pagamenti a partire dal primo semestre 2023.

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I dati dell’Osservatorio Statistico sull’Assegno Unico Universale, parlando di ben 113 euro che saranno inviati a 316.411 famiglie italiane.

L’importo complessivo relativo ai mesi di competenza dell’anno in corso è di 359,1 milioni di euro.

Chi riceverà l’assegno unico e quanto avrà nel conto

Proprio qualche settimana fa, l’Inps tramite una nota aveva dichiarato che i nuclei familiari sospesi dalla fruizione del Reddito di cittadinanza, continueranno a ricevere l’importo spettante dell’assegno unico e universale per i figli a carico. L’assegno unico viene infatti garantito, almeno fino al compimento dei 21 anni, per tutti coloro che continuano a rispettare i requisiti previsti dalla legge.

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Tutti continueranno a riceverlo “in misura piena” con l’accredito diretto sulla carta del reddito di cittadinanza. Coloro che continueranno a ricevere il reddito di cittadinanza fino a dicembre, vedranno integrato nell’importo anche la quota dell’assegno unico. Per i mesi non coperti dall’Rdc, non saranno più applicate decurtazioni.

Le famiglie italiane continueranno a ricevere i sussidi statali, ecco come, quando e perché

L’Inps ad oggi ha erogato a tutte le famiglie italiane, per quanto riguarda l’assegno unico 8,7 miliardi di euro per i primi sei mesi del 2023. A questi soldi si aggiungono i 13,2 miliardi delle erogazioni dello scorso anno. Quest’anno a ricevere l’assegno nel corso dell’ultimo semestre saranno 6.174.876 nuclei familiari, per un tot di 9.618.457 figli.

Facendo riferimento a giugno, l’importo medio per ogni figlio, compreso di eventuali maggiorazioni ruota intorno a 53 euro per tutti coloro che non presentano l’Isee o che superano la soglia massima. Ricordiamo che per quanto riguarda il 2023 la somma è pari a 43.240 euro. Si parla di 215 euro per la classe di Isee minima fino ad un massimo di 16.215 euro per l ‘anno corrente.

L’inps ha deciso di andare incontro alle famiglie ancora non in regola con l’Isee

Le domande presentate negli anni 2022, 2023, sono state 6,2 milioni, con attestazioni Isee che presentano omissioni o difformità che arrivano a 66mila  ovvero poco più dell’1% delle famiglie. Si parla quindi di una percentuale minima. Di conseguenza l’istituto previdenziale ha scelto di andare incontro a tutti posticipando la rideterminazione delle rate di assegno unico con importo minimo a novembre proprio come avviene in caso di assenza di Isee. In questo modo si garantisce alle famiglie un pochino più di tempo per mettersi in regola e non avere problemi.

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Giusy Pirosa