Assegno unico, quando arrivano i pagamenti di settembre

Arriva il mese di settembre e con lui anche le date dell’assegno unico, ovvero del sussidio che ricevono tutte le famiglie con figli a carico dal settimo mese di gravidanza, fino al compimento dei 21 anni di età e le famiglie con figli disabili a carico, senza scadenza.

assegno unico
assegno unico- iMilanesi.Nanopress.it

Secondo gli ultimi aggiornamenti, l’assegno unico a settembre sarà accreditato nei giorni 15, 18 e 19. Le date sono valide per chi ha già ricevuto l’assegno in passato.

Chi invece deve ricevere il primo pagamento, avrà l’accredito da parte dell’Inps soltanto alla fine del mese successivo al mese di presentazione della domanda.

Cosa succede ai percettori di reddito di cittadinanza

I percettori del reddito di cittadinanza, secondo quanto viene indicato dall’Inps continueranno a ricevere l’assegno unico anche dopo la sospensione o la cessazione del sussidio, fino a febbraio 2024, sulla carta dedicata al sostegno economico, come sempre. In modo tale che l’utente abbia tutto il tempo necessario per comunicare la sua scelta per le nuove modalità di pagamento del sussidio. Si ricorda che eventuali ritardi nella presentazione della domanda compromettono il diritto a ricevere l’assegno. Per questo si consiglia di non perdere troppo tempo.

famiglia 4 persone
famiglia 4 persone- iMilanesi.Nanopress.it

L’Inps ci tiene a sottolineare che a partire da settembre i genitori che hanno dato la loro adesione ai servizi proattivi riceveranno, direttamente alla nascita del piccolo, l’invito personalizzato per la richiesta della prestazione.

Quanto si ha diritto a ricevere e cosa fare in caso di difformità

Per quanto riguarda l’importo mensile dell’Assegno unico, non è uguale per tutti. Bensì è variabile e viene attribuito in base all’indicatore della situazione economica quindi all’Isee del nucleo familiare. A partire dal mese di novembre 2023 in caso di omissioni o di difformità presenti e riscontrate nell’ISEE con i controlli dell’Agenzia delle Entrate, i nuclei familiari, riceveranno direttamente gli importi minimi. Gli importi in questione, sono previsti e indicati dal decreto legislativo 29 dicembre 2021, n. 230.

Per tornare a ricevere gli importi spettanti, l’utente deve regolarizzare la situazione presentando semplicemente una nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), senza difformità. In alternativa può richiedere al CAF, la rettifica della DSU precedentemente trasmessa, a patto che abbia effetto retroattivo qualora il CAF abbia commesso l’errore. Per concludere si può anche presentare all’INPS di riferimento la documentazione completa in modo tale da dimostrare la veridicità dell’ISEE e la sua completezza.

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