Lo chef Ilario Vinciguerra, nelle scorse ore ha aperto ancora una volta un argomento che in realtà è più una polemica. La discussione ha a che fare con il divieto imposto ai bambini di entrare in alcuni ristoranti pregiati.
Lo chef, stella Michelin, scrive sui social la sua opinione senza esclusione di colpi, lanciando una chiara accusa rivolta ai suoi colleghi.
Afferma che non fare entrare i bambini dentro i ristoranti è semplicemente un gesto di cui ci si dovrebbe vergognare. Chi prende una simile decisione, lo fa perché pensa soltanto ai soldi.
Non può che essere lapidario Ilario Vinciguerra nell’affermare che sentire i clienti lamentarsi del fatto che in alcuni ristoranti blasonati, nel 2023, non è consentito l’accesso ai bambini è motivo di grande vergogna per chi come lui lavora in quest’ambito ed ha un modo di vedere le cose totalmente diverso.
Con la pubblicazione di questo post, Vinciguerra scatena una vera e propria polemica che difficilmente riuscirà a placarsi.
Il post da lui pubblicato è un chiaro appello rivolto agli chef stellati presenti in tutta Italia. Chiede in modo particolare di aprire le porte ai bambini perché loro rappresentano il futuro.
Poi accusa la gran parte degli chef che chiudono le porte ai piccoli, di pensare soltanto ai soldi e allo stesso tempo fare i falsi moralisti. Accompagna il tutto con uno scatto in cui si mostra mentre serve una bimba nel suo stesso ristorante e scrive di aver preparato per lei un piatto di pasta al pomodoro, di aver messo il formaggio grattugiato sopra, con le sue mani, di sabato, mentre il ristorante era pieno.
A dimostrazione del fatto che, se si vuole, tutto è possibile. Il viso della bimba è l’espressione della felicità. Basta guardare lo scatto per sentirsi soddisfatti e altrettanto felici.
Il suo post lanciato sui social ha subito fatto il boom. Sono arrivati tantissimi commenti, alcuni positivi, altri no. Per quanto possa sembrare strano è proprio così che è andata. D’altronde è giusto così, ognuno ha il proprio modo di vedere le cose.
Per esempio c’è chi scrive che gli chef che vietano l’ingresso ai bambini lo fanno più che altro per accontentare la clientela che vuol trascorrere una serata al ristorante tranquilla in serenità e in silenzio, pagando.
Il rischio, accogliendo i piccoli, è che il ristorante si trasformi in un asilo o in un parco giochi. Poi tra i tanti commenti ne spicca uno in particolare, che in realtà è più una proposta: creare delle sale separate per accogliere tutti senza disturbare nessuno.
Secondo i più, alcuni posti, comuni, devono essere sempre accoglienti, silenziosi, nel rispetto di chi sceglie o non può avere figli oppure per chi dopo aver cresciuto tanti bambini vorrebbe vivere una serata di serenità staccando la spina, senza sentire urla, o pianti oppure vedere bimbi che corrono tra i tavoli disturbando.
Poi la questione si amplia e finisce per diventare vera polemica quando qualcuno commenta che in realtà il problema non sono davvero i bambini che entrano al ristorante ma i genitori che non riescono ad educarli.
Al tutto si aggiunge un pizzico di ironia. Un utente invita chi ha figli a portare i bambini al ristorante dello chef Michelin Vinciguerra, mentre gli altri ovvero coloro che non ne vogliono avere intorno in occasione di un pranzo o di una cena, possono pur sempre scegliere di andare dai suoi colleghi.