L’INPS fa una nuova comunicazione e invita a fare attenzione se trovi soldi in meno sul conto. Le truffe online continuano ad esserci: ecco l’ultima.
Cadere nelle truffe online è molto facile. I messaggi e le email utilizzate sono studiate nei minimi dettagli per far entrare nei link inviati e scalare soldi e dati personali. Attenzione quindi quando ti arrivano delle email o dei messaggi che ti sembrano alquanto strani.
Recentemente l’INPS ha dato una nuova comunicazione poiché ci sono stati dei presunti pagamenti di contributi. Ma anche phishing bancario. L’Istituto nazionale della previdenza sociale ha quindi voluto mettere in guardia gli utenti per questi tentativi di truffa che purtroppo hanno avuto delle vittime.
Di seguito, nel prossimo paragrafo, ti mostreremo come si presenta questa truffa nello specifico. Ma anche come puoi difenderti da altre truffe: ci sono infatti dei dettagli che puoi riconoscere e devi quindi imparare a conoscere. Continua a leggere per ulteriori informazioni.
Come abbiamo detto l’INPS ha voluto avvisare della truffa che si sta facendo strada a suo nome. Non si tratta di una novità per l’Istituto poiché non è la prima volta ma bisogna comunque informare tutti. In sostanza i malintenzionati si fingono per l’INPS e chiedono dati personali e contributi non pagati.
All’interno dell’email che ti troverai sul telefono puoi trovare questa scritta: “Non pervenuto il pagamento dei contributi INPS”. Dopo questa scritta potresti poi trovare un importo con un eventuale scadenza per poter effettuare il pagamento. La vittima viene quindi invitata a pagare.
Inoltre si troverà anche un messaggio dove si legge che l’INPS limiterà il servizio della banca se non viene saldato l’importo richiesto. Inconsapevolmente si cede e si paga ma in realtà si cade in una truffa vera e propria poiché l’INPS non chiede mai soldi attraverso email o messaggi.
Alla fine dell’email, infine, troverai anche un messaggio che dice che riceverai una sanzione dai 2600 ai 13.000 euro se non effettui il pagamenti. Si tratta ovviamente di una falsa email ma purtroppo fino ad oggi ci sono cadute dentro circa 170 persone. Per questo impara come difenderti.
È molto importante riconoscere queste false email perché non arrivano solo sotto nome di INPS ma anche con il nome di altri enti come ad esempio Poste Italiane, Intesa Sanpaolo o Unicredit. Devi ricordarti che questi enti non chiedono mai i soldi ai proprio utenti attraverso un’email e attraverso link mandati.
Questi enti al massimo ti contattano telefonicamente per fare delle prenotazioni o tramite SMS che non contengono alcun link che porta al versamento di denaro. L’INPS come gli altri enti entrano in contatto con i propri utenti tramite una lettera oppure tramite PEC.
Un altro dettaglio che puoi tener conto quando ti arrivano email è l’indirizzo che solitamente contiene lettere e numeri sospetti. In ogni caso quando sei in dubbio meglio consultare una persona che saprà dirvi di più o andare direttamente allo sportello dell’ente interessato.