Nello studio del notaio di fiducia verrà aperto e letto il testamento per espletare le ultime volontà del Cavaliere
La lettura del testamento avverrà presso lo studio milanese del notaio Arrigo Roveda, che si è occupato di molte trattative per l’ex premier quando era in vita. Il 26 giugno saranno svelate tutte le sue decisioni rispetto al suo patrimonio, costituito da azioni, attività immobiliari e partecipazioni.
Roveda, pubblico ufficiale da oltre trent’anni ha seguito le vicende, sia personali che professionali dell’ex premier, compreso il divorzio e la costituzione di Forza Italia. Nello studio sono custodite, dunque, le ultime volontà di Berlusconi che, certamente, riguarderanno i cinque figli e la compagna.
I primi due, Marina e Pier Silvio, sono nati dall’unione con Carla Elvira Dall’Oglio, sua prima moglie. Luigi, Barbara ed Eleonora, invece, sono nati dal rapporto con Veronica Lario. Una grande fetta riguarda la quota di Fininvest, che controlla tutte le società del gruppo, ossia: la Mfe-Mediaset, con il 49,5% delle azioni, la Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum.
Le varie partecipazioni sono quotate in borsa e valgono circa 2,9 miliardi di euro di capitale. Berlusconi aveva il controllo del 61,21% delle azioni Fininvest. Ai figli aveva già attribuito quote poco superiori al 7% a testa. Dalle sue volontà si capiranno i nuovi equilibri, tra i figli, Marina, che è presidente di Fininvest e Mondadori, Pier Silvio, amministratore delegato di Mediaset, e gli altri tre, Barbara, Eleonora e Luigi.
Potrebbe anche essere disposta, dalla lettura del testamento, una ripartizione in parti uguali che, naturalmente, li metterà tutti in una situazione di collaborazione e condivisione. Quando alla fine di giugno sarà approvato il bilancio della Fininvest, dall’assemblea dei soci, dovranno attuare le intenzioni del fondatore.
Non è escluso che, in qualche modo, siano presenti disposizioni testamentarie anche per i fedeli amici e collaboratori in ambito calcistico e nel settore della comunicazione, Galliani e Confalonieri. La situazione finanziaria riguardanti le ex compagne del Cavaliere, Carla e Veronica, erano già state, sostanzialmente, accordate in sede di separazione.
Ma ora resterà da vedere quale posizione patrimoniale l’ex presidente di Forza Italia, aveva deciso per Marta Fascina, la compagna degli ultimi tempi ed anche il futuro del partito. Qualcuno ipotizza che per lei ci sia una cifra fra i 50 e i 100 milioni di euro, ed anche una parte del patrimonio immobiliare e forse Villa San Martino.
Si tratta della villa ad Arcore nella quale vi è anche il Mausoleo dove sono conservate le sue ceneri, e quelle dei suoi famigliari.. La Fascina ad ora è ufficialmente residente nella tenuta della Brianza e potrebbe anche rimanervi, se non in forma ereditaria, magari su decisione della famiglia.
Pare che abbia stretto un buon rapporto con la figlia Marina, con la quale si è accompagnata mano nella mano all’ingresso del Duomo di Milano il giorno del funerale. Per quanto riguarda il Monza calcio pare che vi sia l’interesse del magnate greco, l’armatore Evangelos Marinakis, già proprietario del club britannico Nottingham Forest.
Il Monza, per arrivare alla serie maggiore, è costato alla Fininvest, dal 2018 al 2022, 66 milioni, con un cumulo di perdite arrivate a 72 milioni. Sembra, comunque, che i discendenti dell’ex premier abbiano già trovato, con il fondatore del club, una formula per la continuità aziendale e la stabilità dei rapporti familiari.
Per quanto riguarda le televisioni, ci sono ancora situazioni difficili che già esistevano precedentemente. Dopo la nascita di Media for Europe, il nuovo nome di Mediaset, con sede in Olanda ci fu un contrasto con la Vivendi, gruppo francese di Vincent Bolloré. Questo aveva poi rinunciato alla scalata, ma, al momento, possiede una quota più o meno del 23% del capitale di Mfe-Mediaset.
I rapporti tra le due parti sono migliorati ma non stemperati. Qualunque nuova strategia futura dovrà essere discussa comunque in accordo. Silvio Berlusconi è stato per ben quattro volte Presidente del Consiglio. Il giorno del suo funerale numerose le presenze italiane, ma non internazionali.
Erano pochi i capi di Stato e di governo esteri. C’era il commissario europeo Paolo Gentiloni, presente anche in rappresentanza della presidente della Commissione Ursula von der Leyen. Mancavano la presidente del parlamento di Strasburgo che era invece presente, con i vertici europei e con il premier spagnolo Pedro Sanchez, ai funerali di Stato di David Sassoli, giornalista e politico italiano. C’ erano, inoltre, l’ungherese Orban, l’Emiro del Qatar, ed il presidente iracheno in questi giorni in visita in Italia.