In queste settimane a Milano è tornato in mostra Andy Warhol, una mostra con diverse opere illustri dell’artista. Ma gli attivisti per il clima hanno attaccato le stanze dell’esibizione, colpendo un’opera con la farina.
Alla Fabbrica del Vapore a Milano questa mattina ci sono stati diversi disordini, proprio durante la mostra adibita in onore di Andy Warhol.
Lì, infatti, in queste settimane è aperta la mostra “La Pubblicità della Forma”, dove gli attivisti di Ultima Generazione si sono infiltrati per protestare contro il cambiamento climatico. Ecco cosa è successo.
Ancora una volta si è consumata una forte protesta degli attivisti contro il cambiamento climatico, stavolta facenti parte della campagna Ultima Generazione.
Questa mattina, verso le ore 11 più o meno, un gruppo di attivisti è entrato alla mostra a Milano, che si tiene alla Fabbrica del Vapore, portando con sé diversi sacchi di farina.
A un certo punto, hanno cominciato a versare la farina su una macchina, opera appunto di Andy Warhol, che non era dotata di alcuna protezione. Dopo di che, due di loro si sono anche attaccate ai finestrini dell’auto, danneggiandone ancora dei pezzi.
Inoltre, il resto del gruppo ha continuato lanciando palloncini di vernice nella sala, distendendosi poi sul pavimento.
La loro è una protesta simile a quella di molti altri gruppi di attivisti, susseguitesi in queste settimane, che urlando contro il collasso ecologico del nostro Pianeta.
Subito dopo il loro attacco all’opera di Andy Warhol, gli attivisti hanno iniziato un vero e proprio dibattito politico con i presenti, battendosi e affermando che la nostra società crollerà se i potenti non prenderanno le redini di questo imminente disastro.
Come molti altri prima di loro, anche questo gruppo di attivisti di Ultima Generazione hanno dichiarato che queste manifestazioni continueranno, creando disordine, finché i potenti non saranno in grado di dare delle risposte concrete.
Come abbiamo anticipato, non è la prima azione contro l’arte che gli attivisti, sia italiani che stranieri, hanno messo in atto in questi mesi.
Proprio a Milano, tra l’altro, a luglio è stato attaccato il Museo del ‘900, ma anche a Roma un quadro di Van Gogh a inizio novembre, imbrattato con un barattolo di zuppa di verdura.
Ma anche Monet è stato preso di mira, sempre a Roma al Museo Barberini, un’opera per fortuna provvista di un vetro che l’ha protetta dal purè di patate lanciato da chi ha protestato.
Inoltre, a Linate, una settimana fa un gruppo di un’altra decina di persone si è incatenata all’ingresso dell’Aeroporto.
Gli attivisti facevano sempre parte di Ultima Generazione, insieme ad altre due campagne ambientaliste ovvero Scientist Rebellion e Extinction Rebellion. Alcuni di loro, inoltre, sono anche riusciti a entrare nell’aeroporto, azionando l’allarme antincendio, creando panico e caos.
Dopo l’azione, intervenne la polizia per poter sedare la situazione, senza farla degenerare ancora di più.
La protesta era stata organizzata per chiedere l’eliminazione assoluta dei jet privati e altre richieste, per diminuire l’inquinamento atmosferico al massimo possibile.