Alcuni attivisti del gruppo Ultima Generazione hanno imbrattato i muri del teatro La Scala, lanciandovi della vernice. Bloccati dalla polizia.
Lanciata vernice contro il teatro La Scala. L’atto vandalico è stato messo in atto da alcuni attivisti di Ultima Generazione, che sono stati individuati dai poliziotti di pattuglia in zona. Il grido lanciato dal gruppo è “no gas, no carbone“, apparso su un cartellone realizzato da diversi esponenti.
Vernice contro La Scala: l’azione di Ultima Generazione
Verso le 7.50 del 7 dicembre, cinque attivisti, che fanno parte di Ultima Generazione, hanno lanciato vernice colorata contro l’ingresso de La Scala.
Al teatro, infatti, è stata inaugurata la nuova stagione operistica e, in questa occasione, i membri del gruppo hanno imbrattato la facciata con vernici di colore rosso, giallo e azzurro, sporcando le teche nelle quali erano riposte le locandine degli eventi in programma.
I cinque soggetti sono stati individuati e bloccati dagli agenti. I muri e le teche sono stati ripuliti dal personale dell’Amsa che ha utilizzato prodotti specifici per rimuovere la vernice che è risultata lavabile.
Gli attivisti hanno agito, in questo modo, al grido “no gas, no carbone” apparso su un cartellone che è stato mostrato prima dell’identificazione da parte dei poliziotti. Le cinque persone individuate sono state dapprima portate in procura e poi denunciate per l’atto commesso.
Un attacco messo in conto
Con l’inizio della nuova stagione operistica, un attacco del genere contro il teatro era stato messo in conto, nel giorno della prima teatrale e considerando anche le varie personalità di spicco che avrebbero preso parte a questo importante evento.
Il gruppo di attivisti hanno lanciato un messaggio alla politica, affinché agisca per salvare il popolo. In particolare, si sono rivolti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e alla premier Giorgia Meloni che saranno presenti all’inaugurazione della stagione teatrale.
Spiegano, inoltre, i motivi che hanno spinto loro ad imbrattare i muri del famoso teatro, affermando che tale azione è volta a chiedere ai politici di intervenire salvando la popolazione, “tirando fuori la testa dalla sabbia” al fine di attuare delle misure che salvaguardino l’avvenire del paese.
In particolare, si chiede un intervento sulla questione climatica e sui disastri ambientali ad essa connessi. Le macchie lasciate sui muri de La scala, dunque, per gli attivisti, dovrebbero fungere da monito per le alte cariche dello Stato, affinché agiscano per il bene del paese, ricordando – come sottolineato dagli attivisti “le proprie responsabilità“.