La recente inflazione ha causato un aumento dei prezzi spropositato in regioni come la Lombardia. Fare la spesa al supermercato non costava così tanto da 39 anni. Cosa sta succedendo.
Gli effetti della crisi energetica causata dallo scoppio della guerra in Ucraina continuano a farsi sentire in Italia e non solo. Alcune regioni del nord Italia sono attualmente pressate dall’aumento dei prezzi.
In particolare, è la regione della Lombardia a essere segnata da un’inflazione da record. Città come Milano, Brescia e Varese sono piegate in due dall’aumento dei costi della spesa alimentare e delle bollette mensili.
Ecco quali sono, nel dettaglio le percentuali da record che si stanno registrando negli ultimi giorni e che non raggiungevano questi picchi dal lontano 1983.
+8,4% di inflazione in Lombardia: percentuali da record
L’Istat ha appena rivelato nuovi dati da brividi. I prezzi della Lombardia hanno appena superato la media regionale e si stanno rivelando altissimi a causa dell’inflazione.
Ad aumentare, in particolare, sono stati i costi della spesa alimentare. Sempre più lombardi fanno fatica ad arrivare a fine mese. Sono davvero pochi i cittadini che stanno continuando a fare la spesa come al solito.
La maggior parte degli abitanti, invece, si sta limitando ai beni di prima necessità per far fronte ai costi sempre più elevati.
A variare di molto rispetto al passato anche le tariffe energetiche. L’inflazione è aumentata dell’8% e le sue conseguenze si stanno facendo sentire.
L’Istat ha sottolineato come, nel dettaglio, l’inflazione abbia raggiunto l’8,4% in più rispetto all’anno precedente. Le città lombarda con la crescita maggiore sarebbe Milano, con un’inflazione, addirittura, del 9,2%.
Al secondo posto troviamo Brescia con l’8,8%, Varese con l’8,7%. i costi, invece, sono diminuiti di pochi punti a Bergamo, Pavia, Lecco e Lodi.
Ma come mai i dati più recenti paragonano la situazione attuale italiana a quella vissuta dal nostro Paese quasi 40 anni fa? Ecco che ve lo spieghiamo di seguito.
Aumento dei prezzi: fare la spesa non era così caro da 39 anni
In base a quanto diffuso dall’Istat, l’aumento dei prezzi non avrebbe coinvolto soltanto la spesa alimentare e le bollette energetiche, ma anche i settori dei servizi ricreativi, dei servizi culturali e quelli riguardanti il benessere personale.
Gli italiani non spendevano così tanto da 39 anni. Ma cos’era successo nel 1983? In quell’anno l’inflazione era arrivata a percentuali esorbitanti. Si parlava di un +11%.
All’epoca, la spesa pubblica italiana aumentò e così i debiti con l’estero. A seguito di alcune politiche interne sbagliate, i cittadini italiani arrivarono a pagare molto di più di quello che si sarebbero mai aspettati.
Nel 2022 stiamo vivendo una crisi simile, che grava soprattutto su quelle famiglie con precari, minori e anziani.
In Lombardia l’aumento delle bollette sta piegando in due i suoi abitanti. Si parla di un +29,7% per dimora sulle bollette di acqua, di energia elettrica e combustibili.
Aumentano anche del +10,7% i costi dei trasporti. Questo 2022, si prevede, terminerà in positivo soltanto nei settori delle comunicazioni e dell’istruzione, dove si registrano, rispettivamente, un -3,8 e un -0,9%.