Un incremento di 100 euro in più di stipendio al termine dell’anno, ma unicamente per quanto riguarda una specifica tipologia di lavoratori.
Il contraddittorio tecnico tra l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), sindacati e Ministero dell’Economia e delle Finanze può dirsi al termine.
Aumento di 100€ in busta paga
Si tratta di un accordo per il rinnovo del contratto per i 430.000 collaboratori delle istituzioni pubbliche, nonché delle camere di commercio e dei lavoratori dei servizi alla persona.
Di fatto, proprio in questi giorni il pre-accordo per la stipula del contratto è stato confermato e firmato dal Consiglio dei Ministri, con effetto sulle retribuzioni della fine 2022F.
Infine, viene rinnovato il contratto per il periodo riguardante il 2019/2021 per gli Enti locali. Questo è stato annunciato dal Consiglio dei Ministri il 19 ottobre in una notizia stampa.
Il presidente dell’ARAN Antonio Naddeo è decisamente contento in quanto si tratta di un contratto che aspettavano suppergiú 430.000 dipendenti di Comuni, addetti per Province, Camere di Commercio e Regioni.
Rinnovo dei contratti Enti locali
Per quanto riguarda il contratto, in particolare, si tratta del terzo accordo stipulato nel 2022, ossia da gennaio a ottobre. Come si può ricordare, il primo era il contratto delle Funzioni Centrali e il secondo era il contratto della Sanità.
La contrattazione per la scuola non è ancora stata negoziata e si svolgerà nel corso dei prossimi giorni. La retribuzione media è di 100,27 euro al mese per 13 mesi, che diventeranno 117,53 euro se si esaminano le potenzialità in aggiunta dello 0,55% e dello 0,22%.
Come risultato, gli arretrati in media mensili ammontano a poco più di 1.900 euro.
Le ripercussioni, per quanto detto sopra, riguarderanno soprattutto gli stipendi di dicembre, in cui i lavoratori, secondo la propria collocazione a livello economico, possono ricevere tra i 1.565 euro lordi e i 2.900 euro.
Di sicuro si prospetta un aumento che agevolerà i lavoratori in un momento in cui l’inflazione è arrivata a superare i livelli di massimi.
Per di più, il suddetto contratto comporta un aggiornamento della struttura di inquadramento del personale, che viene suddiviso secondo le caratteristiche di organizzazione e di management delle entità.
Pertanto, le categorie di cui sopra, contraddistinte dalle lettere di comprensione, sono classificate nelle seguenti tipologie:
- funzionari di alta qualificazione: categoria da D1 a D7,
- istruttori: categoria da C1 a C6,
- operatori esperti: categoria da B1 a B8,
- operatori: categoria da A1 ad A6.
In una nuova sezione, inoltre, è stato inserito il profilo del personale la cui attività presuppone che sia membro di un ordine professionale.
La convenzione stabilisce anche una differenziazione tra il lavoro flessibile e il lavoro a distanza, che prevede l’obbligo di un orario di lavoro predeterminato. Di fatto, la seconda si sostituisce al telelavoro.