Gennaio 2024 porterà alcune piacevoli sorprese in busta paga per i dipendenti pubblici, anche per i contratti a tempo determinato.
Gli aumenti decisi dalla nuova manovra del governo riguardano, i dipendenti pubblici, in particolare i precari. Il Decreto Anticipi e la Manovra hanno deciso di stanziare altre risorse per il rinnovo dei contratti.
Ci sarà, in busta paga, un aumento di quasi il 6% in più a partire dal nuovo anno. Questa manovra riguarderà circa 400mila dipendenti pubblici. Più della metà sono occupati nel settore scolastico.
Gli aumenti riguarderanno i precari, i quali erano stati esclusi dall’anticipo natalizio “una tantum”. Il governo ha stanziato 5 miliardi di euro per tutti quelli che hanno lavorato e stanno lavorando nel settore pubblico con un contratto a tempo determinato.
Non avranno ciò che spetta loro nella busta paga di Natale, ma l’avranno a partire da gennaio 2024. Con un esempio pratico, se un insegnante della scuola dell’infanzia percepisce un’indennità mensile che va dai 8.79 ai 12.72 euro, da gennaio potrà arrivare dai 58.00 euro fino ad 85.00 euro.
Per gli insegnanti della scuola di primo grado, l’aumento sarà tra i 63.00 euro fino a 90.00 euro. Per chi insegna nelle scuole medie e delle superiori, che oggi percepiscono un’indennità che vai dai 9.52 ai 14.79 euro, arriveranno a prendere da gennaio dai 63.00 ai 99.00 euro.
Per il comparto sanitario, sempre del settore pubblico, i precari contano, circa, 60 mila persone. Questi, si vedranno arrivare in busta paga tra i 50.00 e i 90.00 euro, secondo il loro inquadramento.
Un aumento importante visto che, ad oggi, la loro indennità va dai 7.55 ai 13.37 euro. Ovviamente va tenuto conto anche gli anni di anzianità. Una manovra, questa, che sta facendo ancora molto discutere.
Il governo ha stanziato questi aumenti per il settore pubblico, ma è anche vero che ha tagliato parecchio sulle pensioni. Una notizia che, di certo, non ha fatto piacere per tutti quelli che credevano di andare in pensione con un certo assegno e si troveranno, invece, un’ entrata mensile tagliata, in alcuni casi, di parecchio.