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Cronaca

Baby gang arrestata a Rho

Tre giovani sono stati arrestati per aver commesso, rapine, minacce e violenza nei confronti di un giovane diciassettenne e chissà forse anche verso altri coetanei precedentemente. 

Baby Gang- iMilanesi.Nanopress.it

I due ragazzini in questione sono gemelli di 14 anni, agivano sempre in compagnia di un terzo ragazzo di 15 anni. Tutti e 3 sono, italiani e risultano essere residenti a Lainate.

Sono stati arrestati dalla Polizia a Rho, nella giornata di mercoledì 7 giugno 2023. L’accusa nei loro confronti è di rapina aggravata e aggressione ai danni di un diciassettenne.

Il giovane è rientrato a casa per portare ai suoi aggressori 100€ ma nel frattempo è intervenuta la Polizia

La Polizia dopo  l’arresto della baby gang ha dichiarato di aver sorpreso il ragazzo mentre rientrava a casa e sotto minaccia scendeva dei soldi ai suoi aggressori. Il giovane è stato obbligato dal gruppetto dapprima a consegnare il cellulare e qualsiasi altra cosa di valore avesse con sé. Poi gli hanno rubato anche le scarpe, ma avendo notato che erano usate e quindi un po’ rovinate lo hanno obbligato a salire a casa e a portare €100 giù senza farsi notare dalla mamma e dal papà che lo aspettavano nell’appartamento.

volante della polizia- iMilanesi.Nanopress.it

I genitori della giovane vittima però hanno notato qualcosa di strano nell’atteggiamento del figlio e quindi hanno chiamato la Polizia. La pattuglia di servizio aveva già notato la baby gang e tramite la descrizione fornita dai genitori, è riuscita a fermare i due gemellini e il loro amico nonché complice, proprio mentre aspettavano il ritorno del ragazzino con i soldi sotto casa.

Uno dei giovani della baby gang aveva con sé un coltello

Uno di loro era in possesso di un coltello, questo rappresenta la prova del blitz che stavano portando a termine e che secondo quanto è stato dichiarato dagli investigatori potrebbe anche non essere l’unico. Le modalità di azione fanno pensare che i tre hanno un modus operandi chiaro, che sicuramente seguono da tempo.

Quindi non si tratta di un’azione estemporanea, ma di una routine, di un’abitudine per portare a casa bottini sostanziosi senza sporcarsi troppo le mani o rischiare. Gli stessi reati potrebbero essersi consumati anche ai danni di altri ragazzini della loro età in più e più occasioni. Ecco perché le forze dell’ordine dopo la vicenda, invitano tutti coloro che hanno subito le stesse intimazioni in passato, a denunciare per fare in modo che chi ha sbagliato paghi e che cose del genere non accadono più.

Published by
Giusy Pirosa