Torniamo a parlare delle baby gang, fenomeno sociale diffuso e molto preoccupante. Nel Milanese, l’ultima vittima è stato il figlio di un poliziotto.
Pestato a sangue insieme ad un amico, si trova ora con una prognosi di 30 giorni.
Baby gang nel Milanese
Torna a far preoccupare il fenomeno delle baby gang, che in realtà non mai dato segno di cedimento ed è anzi ben consolidato in una società che dal punto di vista dei ragazzi, sta diventando sempre più aggressiva e arrogante.
In poche ore ci sono stati due episodi da parte di un gruppo a Milano, contornati da botte e violenze. Il gruppo era formato da adolescenti che in un primo momento hanno fatto scattare l’allarme intorno alle 22 di ieri in via Leonardo da Vinci, aggredendo un 19enne per farsi consegnare dei soldi. Questo si è rifiutato ed è cominciato un’aggressione più pesante che si è poi aggravata ulteriormente nei confronti dell’amico che era con lui e ha tentato di difenderlo. Quest’ultimo è un 20enne, figlio di un poliziotto della zona ed è stato letteralmente pestato a sangue.
Subito è partito l’allarme e mentre le forze dell’ordine si mobilitavano per raggiungere la zona in questione, che da tempo fa i conti con atti criminali analoghi che si verificano specialmente nel weekend, ragazzo di 20 anni è stato accompagnato in ospedale con una frattura al naso e una prognosi di 30 giorni.
Il secondo tentato furto e l’arresto
Mentre avveniva tutto ciò la baby gang si era già allontanata per mettere a segno il secondo colpo della serata. I rapinatori infatti sono entrati in azione poco distante, in viale Romagna, dove hanno obbligato un 14enne a consegnare un giubbotto e una felpa ma gli agenti della polizia li hanno colti in flagrante e sono riusciti ad arrestare un ragazzo di 16 anni.
Si tratta di un giamaicano, fermato con le accuse di rapina aggravata e tentata rapina. Per quanto riguarda il resto del gruppo, i ragazzi sono tutti scappati e ora le forze dell’ordine sono sulle loro tracce.
Fabio Conestà, segretario generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia ha commentato l’accaduto con amarezza, denunciando la situazione in cui ora versa il figlio del collega di origini umbre, che si ritrova con una frattura scomposta.
Ha dichiarato che non è il primo episodio simile e spesso le baby gang si rendono protagoniste di pestaggi brutali.
“La criminalità giovanile va arginata, servono politiche serie per questo problema preoccupante e sempre in espansione. Questi giovani di seconda generazione usano la forza per affermarsi, altri invece seguono la stessa scia per emulazione, Purtroppo è un circolo vizioso senza fine”.