Bambina di 3 anni azzannata al volto dal cane della sua stessa famiglia. La bisnonna è riuscita a trarre in salvo la piccola. La nonna poi ha ucciso l’animale utilizzando un coltello da cucina a seguito di una seconda aggressione.
La piccola di tre anni è stata azzannata direttamente al volto venerdì 26 maggio, mentre si trovava sul balcone di casa sua.
I fatti sono avvenuti a Lipomo. La bambina stava giocando da sola sul balcone di casa, più volte la bisnonna era uscita fuori e aveva allontanato l’animale che tentava di aggredire la piccola senza un reale motivo.
Una volta arrivata sul posto la nonna della piccola, questa avrebbe ucciso il cane utilizzando un coltello da cucina. La bambina è stata operata, in questo modo si spera che siano stati ridotti i danni provocati dai morsi del cane, in tutto il viso. La prognosi al momento è riservata, ma dovrebbe essere fuori pericolo.
Del caso si sta occupando la procura di Como. In pochi istanti l’animale si sarebbe scagliato contro la piccola, per poi azzannarla in più momenti al viso, provocandole diverse lesioni importanti e gravi.
Secondo la ricostruzione dei fatti, la 56enne avrebbe ucciso il cane dopo essere stata aggredita non appena entrata nella villetta
Secondo una rapida ricostruzione dei fatti la nonna di 56 anni e la madre della bimba avrebbero raggiunto l’abitazione subito dopo la prima aggressione. A quel punto il cane, un meticcio di grossa taglia, si sarebbe rivolto contro la nonna. A quel punto la 56enne avrebbe impugnato il coltello da cucina e poi lo avrebbe colpito per ben tre volte per ucciderlo.
La piccola è stata portata nell’immediato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Sant’Anna, come la nonna, che per fortuna avrebbe riportato una ferita al braccio e nulla di più. la piccola è stata operata per diverse ore dai medici dell’ospedale. Al momento il quadro clinico è positivo e in costante miglioramento, per cui non dovrebbe essere in pericolo di vita.
Il corpo del cane è tra le mani dei veterinari della zona che adesso dovranno analizzarlo per scoprire qualcosa di più
La 56enne è stata dimessa dall’ospedale con una prognosi di tre giorni. I Carabinieri della stazione di Albate si stanno occupando del caso insieme alla Procura di Como. Giuseppe Rose ha aperto un fascicolo a seguito dell’uccisione dell’animale, anche se secondo quanto è stato riportato dalla nonna, quest’ultima ha agito per difendere la piccola. La donna è accusata anche di lesioni personali avvenute in ambito familiare. I veterinari hanno portato via il cadavere del cane e adesso dovranno analizzarlo per poter capire la dinamica dell’aggressione e la causa della morte.