Banche in Italia: recentemente, sono state rese note le regioni più colpite dalla cosiddetta desertificazione bancaria.
Recentemente, sono state rese note le regioni più colpite dalla cosiddetta desertificazione bancaria. Molte località d’Italia sono sprovviste di banche, per via della chiusura di molti istituti bancari. Pare che in alcune zone, trovare uno sportello bancario sia diventata una vera impresa.
Secondo diversi dati statistici, molte filiali bancarie sono state chiuse. Per sapere l’elenco delle città italiane con meno percentuale di banche, vi consiglio di leggere qui di seguito.
La desertificazione bancaria, ossia la chiusura delle filiali in Italia, è un fenomeno in grande crescita. E’ stato stimato che, oltre tremila comuni italiano sono privi di filiali bancarie. Nel nuovo anno, già ben seicento filiali sono state chiuse, per via dei tagli dei costi e delle nuove tecnologie.
L’aumento dei comuni senza sportelli bancari, ha di conseguenza fatto aumentare il numero di persone e imprese prive di servizi bancari nei loro comuni. Sempre più Paesi sono privi di sportelli bancari, un tema che secondo alcuni deve essere frenato in tempo.
In percentuale si può affermare, che circa il 41 per centro dei comuni nel nostro paese è privo di uno sportello bancario. Si tratta di un fenomeno che riguarda soprattutto le grandi città. Secondo i dati pubblicati dagli esperti del settore, la fuga delle grandi banche, rappresenta un rischio per l’economia del paese.
Secondo quanto ha affermato il segretario di First Cisl, Colombiani sia nei piccoli centri che nelle grandi città italiane, trovare uno sportello bancario sta diventando sempre più difficile. Egli ha dichiarato che questo fenomeno, ha colpito le diverse provincie italiane in modo non omogeneo. Lo stesso Mattarella di recente ha elogiato la presenza fisica delle banche di credito cooperativo sul territorio, per contrastare il problema della desertificazione bancaria.
Le filiali bancarie chiudono, per ragioni legate all’aumento dell’home banking e all’uso di carte. Oggi eseguire delle transazioni bancarie, è reso molto più veloce e comodo dalla tecnologia. Le moderne banche on line, sono in grado di fornire molti servizi utili. Tuttavia va detto che le filiali, non possono essere sostituite dai servizi on line, dato che molte transizioni sono effettuate ancora col denaro contante.
Le banche stanno chiudendo le filiali, per le nuove fusioni e acquisizioni favorite dalla digitalizzazione. Secondo quanto ha dichiarato Colombiani, le banche chiudono per via del calo del tasso di occupazione in tale settore. Egli ha dichiarato che il ritmo delle chiusure delle filiali, sta provocando conseguenze e disagi per molte persone. Tale fenomeno danneggia maggiormente gli anziani, e coloro che non hanno dimestichezza con le innovazioni digitali. Nei tempi moderni, il rapporto diretto tra banca e clienti è sceso, ma ciò è dovuto pure alle nuove fusioni.
In testa alle regioni italiane maggiormente colpite dalla desertificazione bancaria, figurano la Calabria e il Molise. In generale le aree interne e quelle montane, sono quelle più sprovviste di filiali. Tra le altre province più sguarnite di filiali bancarie e bancomat, citiamo la Valle d’Aosta, il Piemonte, l’Abruzzo, la Liguria, la Campania, il Lazio, La Basilicata, la Sicilia, la Lombardia, la Sardegna, il Friuli, l ‘Umbria, le Marche, la Puglia, il Veneto, il Trentino, la Toscana e l’Emilia Romagna,
Rispetto all’anno scorso, tale fenomeno è cresciuto notevolmente nelle Marche, Lombardia e Sicilia. In Lombardia, la città di Milano, è una delle più colpite da tale fenomeno della chiusura delle filiali bancarie. Pare che negli ultimi anni hanno chiuso circa trecento sportelli. Tale fenomeno della desertificazione bancaria si concentra soprattutto nelle zone periferiche che restano senza servizi.
Ciò che colpisce, è la grande resilienza di alcune province del sud. Secondo Colombiani, alcune province del sud Italia, sono fori dalle prime posizioni delle arre più colpite dalla chiusura delle filiali, perché le piccole banche locali, si sono incentrate sulla territorialità e l’erogazione del credito.