Con questi dieci segreti piantare il basilico nel vaso sarà molto più semplice: tutto ciò che bisogna fare per far crescere la pianta.
Tra le tante piante aromatiche che arricchiscono orti, giardini e anche le stanze di un’abitazione c’è sicuramente il basilico, che può essere coltivato sia nel terreno che all’interno di un vaso. Il basilico è una pianta che soffre molto la siccità e anche le temperature troppo basse. Per questo è opportuno fare molta attenzione e avere una grande cura di questa pianta, che ha delle proprietà strepitose. Oltre a insaporire i piatti, infatti, il basilico è un rimedio molto gettonato contro alcune patologie infiammatorie, come ad esempio l’artrite e la bronchite. Il periodo di maggio è perfetto per piantare il basilico, anche se bisogna conoscere alcuni segreti per effettuare questa pratica nel migliore dei modi.
La prima cosa da fare quando acquistiamo un vaso con all’interno una pianta di basilico è proprio quella di estrarre la pianta con tutto il terreno, per poi dividerla in modo tale da consentire alle radici delle piantine di avere più spazio.
Una volta completata la suddivisione in più piantine, possiamo posizionarle all’interno di una ciotola oppure metterne due o tre all’interno di un vaso, così da avere una crescita rigogliosa.
Il secondo aspetto molto importante per avere un’ottima crescita è il substrato. Per realizzarlo si parte anzitutto da una base fatta di scarti del giardino, come foglie e erba, ma anche scarti della cucina, come le bucce della verdura e altre sostanze vegetali (evitate quelle animali).
Dato che il basilico predilige il terreno umido ma non sopporta i ristagni idrici, il terreno va un po’ alleggerito con l’aggiunta dell’argilla o dell’agriperlite. In questo modo si garantisce il giusto apporto di ossigeno nel terreno, permettendo alle piante di respirare. Un altro ottimo elemento per alleggerire è la fibra di cocco: basta aggiungerne una manciata.
Il terzo consiglio consiste nel togliere di mezzo i sottovasi, certamente utili a non far bagnare o sporcare la casa ma al tempo stesso responsabili della morte delle piante perché scatenano i ristagni idrici. Il quarto ‘segreto’ riguarda la concimazione, che può essere effettuata con un macerato di ortica, una pianta che si trova facilmente un po’ ovunque.
Il quinto consiglio è l’eliminazione dei fiori, dato che se il basilico procede con la fioritura non raccoglieremo più foglioline. I fiori tornano utili solo se abbiamo bisogno di semi da piantare: in caso contrario dobbiamo toglierli per far sì che la pianta emetta nuove foglie.
Altro aspetto da tenere in conto è la protezione del basilico dalle lumache. Per tenere lontane basta aggiungere nel vaso dei gusci d’uovo spezzettati, che faranno girare alla larga il mollusco.
Un altro consiglio importantissimo consiste nell’evitare di tenere il basilico troppo al sole.
Il basilico ama la luce ma non gradisce affatto il sole diretto. Nelle ore più calde la pianta di basilico deve restare all’ombra, mentre al mattino (orientativamente fino alle 11, oppure alle 7 di sera) può ricevere tranquillamente i raggi del sole.
E per quanto riguarda la bagnatura? L’ottavo consiglio riguarda proprio questo aspetto. Con il dito possiamo tastare il terreno appena sotto la superficie e verificare se è ancora umido.
In caso contrario è arrivato il momento di procedere all’innaffiatura. Il consiglio è di praticarla con un nebulizzatore, possibilmente di mattina (specialmente d’estate). La bagnatura deve avvenire tutti i giorni ma con grande parsimonia e solo dopo aver monitorato l’umidità del terreno.
Il nono segreto consiste nell’andare a togliere le foglie che si trovano nella parte superiore della pianta, in modo da stimolare ciò che si trova ai ‘piani inferiori’.
Infine, il decimo consiglio riguarda un aiuto che possiamo dare alla nostra pianta di basilico per farla crescere forte e rigogliosa. Si tratta dell’humus di lombrico, una sostanza organica che entra perfettamente in relazione con le radici delle piante. L’humus di lombrico si presenta come una polvere, simile al caffè. Il suo ruolo è quello di facilitare l’assimilazione del concime da parte della pianta.