Beatrice è deceduta in seguito ad un incidente in motorino, i suoi genitori hanno deciso che continuasse a vivere aiutando altre persone
Nella notte tra venerdì 26 e sabato 27, a Seregno un terribile incidente ha visto coinvolti due ragazzini. La ragazza, Beatrice, di 17 anni e residente a Cantù con la famiglia, e il ragazzo, di 16 anni residente a Desio, in provincia di Monza, guidava lo scooter. Stavano percorrendo la strada verso Seregno dove avrebbero dovuto incontrare il resto degli amici.
Gli accertamenti sono ancora in corso per capire che cosa ha portato il ragazzo a perdere il controllo dello scooter. L’incidente è stato fatale per la ragazza, Beatrice. I sanitari dei soccorsi, quando sono arrivati sul posto, avevano già compreso la gravità delle sue ferite. L’hanno trasportata in codice rosso al Niguarda di Milano.
Era già in coma, ma hanno tentato l’impossibile per salvarla. Nella notte, però, non hanno poturo fare altro che dichiararne la morte cerebrale. E così, un’ altra giovane vittima in un fine settimana tragico per la Lombardia. Il papà sul social la ricorda durante il loro ultimo pranzo e chiede, a chi volesse, di condividere la sua fotografia sul proprio profilo come ultimo saluto.
I genitori, come ultimo gesto, e, visto che la loro figlia era ancora minorenne, hanno dato il consenso per l’espianto degli organi. Così Beatrice potrà continuare a vivere in coloro che aiuterà per l’ultima volta. Il papà ha, infatti spiegato che:
“Si era parlato delle tragedie che possono succedere, e lei avrebbe voluto così: donare i suoi organi. I suoi reni e il suo fegato aiuteranno chi ne ha bisogno. La sua morte sarà da monito, un esempio che educherà un sacco di persone: anche se il suo destino è stato questo, anche se è andata così, anche se Dio l’ha chiamata a sé così presto”.
Si parla della donazione di organi da molti anni. Ma come si può dare il consenso informato per donarli? E’ semplice, è sufficiente dichiararlo al momento del rilascio o del rinnovo della carta d’identità, oppure compilare direttamente il modulo dell’AIDO, Associazione Italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule.
Si può anche compilare il modulo presso l’ufficio dell’ASL del proprio paese o città o compilare il tesserino del CNT o quello blu del Ministero della Salute. Ancora più semplice, basta compilare un foglio bianco con scritte le proprie volontà, apporre data e firma e portare il foglio sempre con sè tra i propri documenti.
Sono tutti modi validi riconosciuti dalla legge. La dichiarazione che compiliamo in comune, all’ASL o all’AIDO è registrata nel SIT, sistema informativo trapianti. E’ una donazione valida solo per chi ha già compiuto la maggiore età. In caso di ragazzi minorenni, come Beatrice, interviene la decisione dei genitori.
Al contrario, il principio di silenzio-assenso che era stato introdotto con la Legge 1 aprile 1999 n. 91 artt. 4 e 5 non è mai stata attuata. Di conseguenza, perchè i sanitari possano procedere all’espianto, è necessario il consenso del donatore o dei genitori, in caso di minore. Per una persona maggiorenne che non ha lasciato alcun consenso è possibile, però, chiedere ad un famigliare.
Gli organi che i medici potranno utilizzare sono: il cuore, i polmoni, i reni, il fegato, il pancreas e l’intestino. Potranno, inoltre, prelevare i tessuti come la pelle, le ossa, i tendini, la cartilagene, le cornee, le valvole cardiache e i vasi sanguigni. Per legge non potranno, invece, prelevare il cervello e le gonadi. Rimane una decisione personale da prendere secondo il proprio sentire e il proprio pensiero.