Benzina venduta a prezzo record a Ferragosto nei distributori situati lungo l’Autostrada A8, Varese Milano Il prezzo segnalato è 2,722 euro al litro.
Assoutenti ha lanciato la polemica, nella giornata di mercoledì 16 agosto invece invierà una segnalazione alle fiamme gialle e provvederà a denunciare il listino record praticato dal distributore.
Un litro di benzina è stato venduto in pratica con un rincaro di oltre 70 centesimi, rispetto al prezzo reale di mercato.
Il presidente Truzzi dichiara di aver dato il via alla polemica principalmente per capire come sia possibile vendere un litro di benzina in modalità self service a 2,722 euro al litro. Ma soprattutto perché i distributori abbiano deciso di vendere la benzina ad un prezzo così astronomico sopra la media dei distributori di tutta la zona.
A questo prezzo un pieno ad un’auto di media cilindrata, richiede una spesa di ben 136,1 euro. Per questo motivo la guardia di finanza dovrà fare luce sulla questione. Ovviamente considerando il fatto che in queste settimane il prezzo della benzina in modalità self service in autostrada è di circa 2,017 euro al litro.
Il distributore in questione ha applicato prezzi più alti del 35% rispetto a quella che è la media autostradale. Per ovvie ragioni, bisognerà effettuare, nel rispetto degli automobilisti che attraversano l’A8, una ispezione presso l’impianto. In questo modo si andranno a verificare i fatti, acquisendo la documentazione per capire come sia possibile vendere la benzina a prezzi tanto elevati.
A marzo 2022, durante un periodo di importanti rincari per i prezzi del carburante, un distributore che si trova nella zona del Milanese ovvero a Corbetta aveva messo in vendita la benzina a 4,989 al litro. Dopo un weekend intero e dopo la denuncia presenta dal sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, i gestori dell’impianto hanno spiegato che il prezzo era salito a quasi 5 euro al litro, per errore. Poi ovviamente hanno provveduto a rimborsare i clienti che per forza di cose avevano dovuto fare rifornimento a quel prezzo. In quel caso il carburante era stato venduto con 2 euro di rincaro rispetto al prezzo di mercato.