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Economia e Lavoro

Biglietti Atm a Milano: scattano gli aumenti

Milano, i biglietti atm aumentano: ecco i dettagli e i motivi di questo aumento. Nuovo anno e nuove tariffe in arrivo per i milanesi.

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Da oggi 9 Gennaio sono scattati gli aumenti e quindi i rincari sui trasporti pubblici a Milano. Ecco tutto quello che c’è da sapere sui nuovi costi e rincari e sulle ragioni che si nascondono dietro questi aumenti che sembrano far storcere il naso a molti.

Gli aumenti sui trasporti pubblici: prime riflessioni

Come è stato accennato, da oggi nel capoluogo lombardo sono scattati i rincari sui trasporti pubblici. I biglietti dei trasporti pubblici infatti da oggi aumenteranno, quindi sarà più costoso usufruirne a Milano.

La così tanto data temuta quindi è arrivata: di quest’aumento si era già parlato giorni fa, quando fu il Sindaco Beppe Sala a comunicarlo a metà dicembre. Lo stesso aveva anche messo in rilievo le difficoltà economiche delle aziende di trasporti pubblici e la riduzione dei passeggeri a causa della pre-pandemia associata all’incremento del costo dell’energia.

Questo spiegherebbe la decisione così tanto discussa di aumentare tali costi.

Il biglietto singolo valido per la corsa su metropolitana, autobus e tram, non costerà più 2 euro, ma 2 euro e 20. Quindi subirà un aumento di 0,20 centesimi. Anche i carnet aumenteranno a differenza del costo degli abbonamenti che rimarrà uguale.

Tutte le notizie circa questi aumenti sono circolate nei giorni passati grazie alla comunicazione di Atm e l’
Agenzia Tpl attraverso una campagna informativa.

Queste comunicazioni, prima fatte circolare online saranno diffuse nelle varie stazioni e sulle pensiline attraverso annunci audio.

La tariffe nuove: ecco gli aumenti

Insomma è tempo di nuove tariffe a Milano e tra poco si vedrà come mai. Come accennato un aumento sarà previsto per il biglietto singolo che passerà a 2.20 euro. I biglietti per gli spostamenti interurbani che riguardano la distanza Mil-Mi9, da 4,40 euro passeranno a 4,80 euro e quindi subiranno un aumento di 0,40 centesimi.

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I biglietti urbani giornalieri saliranno a 7,60 euro mentre prima costavano solo 7 euro. Ecco che subiranno un aumento di ben 0,60 centesimi. I biglietti invece che durano tre giorni aumenteranno di un euro e infatti passeranno da un costo di 12 euro a un costo di 13 euro.

I costi per il carnet da 10 corse aumenteranno di 1,50 e infatti passeranno a costare 19, 50 euro; prima costavano 18 euro. Il tagliando giornaliero per una distanza massima che copre Atm verrà a costare 16,50 euro, ovvero un euro in più, mentre quello da tre giorni 28,50 euro e quindi 2 euro in più.

Il carnet da 10 corse invece arriverà a costare 43 euro e quindi subirà un aumento di 3,50 euro.

I costi degli abbonamenti urbani, sia mensile che annuale, non subiranno alcun aumento e infatti continueranno a costare 39 euro quelli ordinari mensili e 330 euro quelli ordinari annuali.

Per quanto riguarda i vecchi biglietti Atm con il costo maggiorato, resteranno validi ma si potranno utilizzare solamente fino al 10 Marzo e poi non si potranno più usare. Infatti non sarà possibile pagare la differenza e quindi cambiarli.

Altre novità e dettaglia tal proposito

Queste sono alcune delle novità che riguardano gli aumenti che sono state comunicati per aggiornare, come giusto che sia, i vari distributori. I vari aggiornamenti sono stati infatti fatti sui 600 distributori automatici che si trovano nelle varie stazioni e nei vari parcheggi.

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In salita sembra essere anche il prezzo dei biglietti singoli, giornalieri, da 3 giorni, da 10 corse e settimanali per poter fare viaggi sulle linee di trasporto su gomma nelle aree della Città metropolitana e di Monza e Brianza.

Alla base di questi aumenti sembrano esserci delle ragioni legate all’inflazione e ai legami con l’hinterland.

Vediamo come per le aziende che si ritrovano a gestire mezzi pubblici fuori dalla città i prezzi siano aumentati dell’8,48% proprio per adeguare le tariffe all’inflazione.

Questo adeguamento è’ stato approvato agosto scorso dall’Agenzia Tpl.

Questioni irrisolte e che dovrebbero essere risolte

Ecco che quindi entrano in vigore tali rincari che nascono dall’esigenza di adeguarsi anche ai parametri Istat a distanza di due anni dalla pandemia a causa della quale non vi era stato alcun adeguamento.

Tali rincari saranno resi ancora più difficili se si pensa alla prossima riduzione delle corse che dovrebbe scattare dal 30 Gennaio; seppur si tratterà di una riduzione non troppo forte, avrà comunque una certa influennza sui tempi di attesa che si dovranno rispettare alla fermata delle linee di superficie negli orari di punta.

Intanto tensione e polemiche ci sono riguardo tali aumenti:  in molti infatti pensano che si dovrebbe far qualcosa in più per migliorare la sicurezza dei viaggiatori che ancora oggi subiscono furti e che si spostano con i mezzi pubblici.

Se si pensa al fatto che lo stesso personale Atm subisce aggressioni e atti violenti, ci si rende conto che sono altri i problemi che bisognerebbe affrontare; questo è anche quanto avanzato dagli esponenti di Fdi.

E’ tempo di rincari e di polemiche quindi!

Published by
Melania Di Pietrangelo