Biglietti metro e treno: previsto un probabile incremento dei prezzi. Questa è sicuramente una notizia che non sta ricevendo reazioni positive, da parte dei cittadini della regione lombarda. Proprio perché si basa sull’eventualità di nuovi aumenti. Ecco perché sta succedendo questo.
A tal proposito va detto che i prezzi dei biglietti sia della metropolitana che dei treni erano già aumentati, ma adesso si prospetta la possibilità di nuovi incrementi sulle tariffe. Ma esattamente cosa potrebbe verificarsi e per quale motivo? Cerchiamo di capirne di più.
Se si parla di aumento dei prezzi si parla anche di un generale malcontento e questo è ancora più vero se si tiene conto del periodo che si sta vivendo. Chi si sposta con i mezzi pubblici difficilmente riesce ad accettare che il prezzo dei biglietti deve aumentare, soprattutto se tale aumento è già avvenuto.
I tanti pendolari che adoperano la metro per i loro spostamenti quotidiani, per esempio, non sono per niente contenti di ciò che sta girando ultimamente. Precisamente la voce che sta circolando negli ultimi tempi è quella inerente l’eventualità di aumenti. Questi ultimi andrebbero dunque a interessare il ticket della metro, visto che potrebbe innalzarsi alla somma di 2,30 euro.
Ma le tariffe potrebbero coinvolgere anche i biglietti dei treni in tutto il territorio lombardo, coi prezzi in aumento previsti con molta probabilità anche in questo settore.
Il condizionale, però, in questi casi risulta del tutto necessario. Questo se si considera che comunque si tratta di decisioni che ancora non sono state prese. Infatti quello che andrà ad attuarsi in tal senso deve essere tutt’ora deciso. Si sta facendo riferimento, appunto, alla probabilità che i costi dei biglietti di questi due mezzi pubblici potrebbero diventare più cari.
Un aspetto da considerare, però, è quello attinente la giornata di lunedì 10 luglio. Difatti in questa specifica giornata è avvenuta una particolare approvazione, da parte della giunta di palazzo Lombardia.
Si tratta per l’esattezza della delibera collegata a una forma di adeguamento delle tariffe attuali.
Tutto questo in relazione ai servizi riguardanti il trasporto pubblico locale regionale e locale, per quanto concerne l’anno 2023.
In pratica in Regione si è parlato di un’argomentazione che risulta alquanto spinosa, ovvero quella di prendere la decisione di considerare un possibile incremento dei biglietti.
Direttamente dal Pirellone Bis si è provveduto a fare una spiegazione chiara e completa.
Difatti attenendosi al regolamento di tipo regionale datato 10 giugno dell’anno 2014, i costi inerenti il Tpl devono essere interessati da una forma di adeguamento di tipo annuale.
Avendo dunque una decorrenza a partire esattamente dal 1° settembre del medesimo anno. Basandosi su quanto delineato fino a questo momento, risulta tutto decisamente regolare.
Per quanto concerne la decisione di innalzare le tariffe, questa corrisponde a un compito che spetta a ogni singolo ente.
Pertanto la Regione stabilirà se aumentare le tariffe correlate a Trenord, invece il Comune della città milanese prenderà la decisione riguardante l’incremento o meno dl ticket della metro.
Le aziende di trasporto pubblico hanno bisogno di più soldi, se ci si basa sul regolamento. Infatti in caso di assenza di adeguamento o di una misura inferiore di adeguamento delle tariffe, si prevede una forma di compensazione. Quest’ultima deve essere conferita da quegli enti che risultano titolari dei contratti di servizio, a favore delle ditte di trasporto.
Praticamente se non dovesse avvenire un aumento dei prezzi dei biglietti di treni di tipo regionale, Trenord per questo motivo dovrà automaticamente pagare di più.
Lo schema quindi risulta uguale anche per il Comune della città di Milano e per Atm.
L’innalzamento dei prezzi, tuttavia, non seguirà il medesimo procedimento.
Per quanto riguarda il servizio di tipo ferroviario, ad esempio, il prezzo aumenterà di poco più della percentuale corrispondente al 4%. In riferimento invece agli altri servizi di trasporto pubblico locale, l’innalzamento corrisponderà a quasi il 5%.
Un calcolo stabilito attraverso la media di due differenti indici Istat, che ha creato una percentuale del 6,41%.
Se si pensa inoltre all’algoritmo di genere matematico, si attiene alla verifica di soddisfazione di ben 4 parametri di qualità. In questo caso si parla della pulizia, della puntualità e della frequenza del servizio proposto e della regolarità.
Considerando sia gli indici che i risultati raggiunti dai parametri, le percentuali finali corrispondono esattamente al 4,01% e al 4,81%. Se ci si attiene a questi calcoli, il ticket collegato alla metropolitana già aumentato nel mese di gennaio a 2,20 euro, potrebbe aumentare a 2,30 euro.
Alternativamente il Comune della città di Milano dovrebbe intervenire in modo tale, da proporre delle risorse proprie che permetterebbero quindi di non far aumentare i costi dei ticket.