Il fotografo Giovanni Gastel con questo libro, Un eterno istante – La mia vita (per Mondadori Electa, nelle librerie dal 15 settembre), racconta per la prima volta la sua vita, a partire dall’infanzia dorata – il padre è Giuseppe Gastel, la madre Ida Visconti di Modrone – trascorsa tra Milano e la villa di famiglia a Cernobbio, il ricordo dello zio Luchino Visconti, gli anni duri della scuola, fino alla scoperta della fotografia e agli esordi da autodidatta a dispetto del padre che lo voleva laureato. Poi la gavetta e il grande successo. Alla fama e alla ricchezza, all’eleganza e all’amore per il bello, fanno da contraltare i frequenti attacchi di panico che per dieci anni non lo abbandoneranno mai. Guarito, provato e forse migliore, Gastel convive da allora con una malinconia che gli ricorda quanto in parte si consideri “estraneo al mondo e alle sue storie”. Un Gastel inedito quello che si racconta in questo volume: ne esce il ritratto di un uomo che ama le donne, la famiglia, gli amici e il suo lavoro. E oggi, quasi sessantenne, prova a fare i conti con il suo passato.
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