All’ospedale San Paolo di Milano, mercoledì pomeriggio è successo l’inaspettato: un blitz da parte degli anarchici che ha creato non poco caos e agitazione nei reparti del nosocomio.
Gli anarchici hanno esposto un lenzuolo nero che è stato calato dalla finestra con scritto ‘Fuori Alfredo dal 41 bis’.
In quell’ospedale si trova ricoverato Alfredo Cospito, di 55 anni, condannato a 30 anni di reclusione per diversi reati.
Cospito è stato accusato di aver sparato al manager di Ansaldo Nucleare Roberto Adinolfi, per questo reato è stato condannato a 10 anni di carcere. Poi è stato accusato di aver fatto esplodere due bombe nella caserma dei Carabinieri di Fossano fortunatamente senza causare vittime. Per l’attentato è stato condannato a vent’anni di reclusione.
Inizialmente si trovava in un carcere comune, poi è stato trasferito nel carcere di massima sicurezza, perché ritenuto pericoloso anche da lì. A quanto pare, l’anarchico riusciva a comunicare con l’esterno e a dare delle indicazioni ai suoi collaboratori. Da quando è stato stabilito per lui il 41 bis, ha avuto inizio il suo sciopero della fame che dura ormai da più di 100 giorni, per protesta.
Adesso è stato ricoverato presso l’ospedale San Paolo di Milano, perché è in condizioni precarie. Lo striscione esposto dagli anarchici in sostegno e di Cospito è rimasto fuori per dei minuti, poi è intervenuta la Polizia che lo ha rimosso.
Dentro l’ospedale, gli anarchici hanno tenuto il volantinaggio chiedendo ai presenti di esporsi in sostegno a Cospito ingiustamente trattenuto al 41 bis. I dieci anarchici milanesi che hanno organizzato e preso parte al blitz dentro l’ospedale sono stati identificati dalla Digos e adesso pagheranno le conseguenze del gesto.
Hanno dichiarato di avere deciso di entrare all’ospedale San Paolo per sostenere Alfredo Cospito e portare lui la solidarietà e il calore che merita, soprattutto adesso, in un momento particolarmente delicato dato che le condizioni sanitarie dell’uomo si stanno aggravando irreversibilmente.
Dal 20 ottobre Alfredo Cospito è in sciopero della fame, ha annunciato di voler lottare fino alla fine dei suoi giorni contro l’ergastolo ostativo e il 41 bis, poi ha affermato di nutrire una grande speranza. Cospito spera che qualcuno nelle sue stesse condizioni, un giorno, possa portare avanti la sua battaglia.
A questo proposito l’avvocato difensore ha dichiarato di essere realmente preoccupato per le condizioni di salute del suo assistito e di temere il peggio. Qualche giorno fa a seguito di una crisi cardiaca, l’uomo stava morendo. All’arrivo dell’avvocato, Cospito ha avvertito un malore, un dolore al petto che ha costretto a chiedere l’intervento tempestivo dei medici.
Dopo 10 minuti il medico, a seguito di vari accertamenti, ha spiegato che il malore era legato ad un problema cardiaco. L’uomo è stato salvato tramite la somministrazione del potassio in vena. Il tutto potrebbe ripetersi ancora, questa volta non con esito positivo.