Blitz della finanza nella sede Milanese delle​ criptovalute

La Guardia di Finanza ha portato a termine un blitz, negli uffici della sede delle criptovalute a Milano con grandi risultati.

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In queste ore infatti la finanza, sta effettuando delle perquisizioni presso la sede dell’azienda in questione, seguendo la pista di reati importanti come truffa e appropriazione indebita.

Gli uffici sottoposti a controlli sono quelli della società The Rock Trading. Per chi non la conoscesse si tratta di una piattaforma di investimenti in criptovalute che in pochi giorni ha accalappiato diversi investitori, molti dei quali inesperti.

La società comunica il congelamento dei soldi degli utenti registrati

Qualche giorno fa la società stessa ha comunicato agli investitori che i loro soldi convertiti in Bitcoin nei mesi, sono stati congelati a causa di alcune difficoltà che sono state riscontrate dai tecnici nella gestione delle liquidità stesse.

A seguito di tutto ciò sono state fatte le opportune denunce. La società ha pubblicato un messaggio di scuse e chiarimenti in cui ha spiegato che è stato necessario interrompere immediatamente le operazioni a partire da giorno 21 febbraio 2023. Lo stop delle operazioni proseguirà fino a data da destinarsi.

Verifiche in corso per garantire tutela e protezione degli utenti

La società secondo quanto scritto sui social e sul sito, starebbe effettuando delle verifiche per cercare di scoprire quale possa essere il problema. Per poi valutare le soluzioni opportune da adottare per tutelare quanto possibile gli utenti registrati che hanno portato a termine la trasformazione dei propri soldi in criptovalute.

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Subito sono partite le indagini, condotte dalla finanza in collaborazione con il nucleo speciale di polizia valutaria. Le operazioni sono state coordinate da Eugenio Fusco e Tiziana Siciliano che sono due procuratori aggiunti. Sta collaborando anche Francesco Caiani, con Maura Ripamonti.

A chi appartiene la società, cosa sta succedendo e cosa potrebbe accadere nelle prossime ore

La società in questione è nata per volere di Andrea Medri, che almeno per adesso è indagato per truffa e appropriazione indebite e di Davide Barbieri. La sede dell’azienda che si occupa di criptovalute, si trova a Milano. In pochissimo tempo avrebbe attirato l’attenzione di 30.000 investitori che sarebbero prontamente caduti nella trappola.

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Ad ogni modo, la finanza adesso sta raccogliendo tutti i documenti presenti in sede e provvedendo al sequestro di tutti i dispositivi informatici. Questi ultimi possono fornire delle prove importanti per incastrare i colpevoli di tutto ciò. Bisogna sempre fare attenzione agli investimenti in rete perché dietro potrebbero nascondersi delle truffe, impensabili.

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