Blitz in piazza Mercanti: alcuni ragazzi hanno provveduto a imbrattare un monumento nella giornata odierna, 11 luglio. Ecco i risvolti di una vicenda che ha interessato questi giovani.
Si tratta di due giovani che in seguito alla vicenda sono stati portati in comando. Grazie a un controllo di routine si è potuti risalire alla loro identità al fine di capire chi ha messo in atto questo gesto.
Come accennato poco fa si parla della vicenda che interessa due ragazzi giovani che avrebbero imbrattato un monumento. Nello specifico si tratta del Monumento alla Resistenza di Piazza Mercanti. I due ragazzi avrebbero preso di mira anche parte della pavimentazione della Loggia.
Per fortuna grazie a dei controlli in seguito alla vicenda, sono stati bloccati. Ricordiamo che il tutto è accaduto questa mattina, nelle prime ore del mattino e precisamente alle 8.
Grazie ai ghisa dunque gli autori di questo gesto sono arrivati in comando. La polizia locale della città milanese ha provveduto a rintracciare questi giovani e non solo.
Ha anche provveduto ad attivare tutto il necessario al fine di pulire la zona interessata. Per fortuna tutto è stato possibile grazie alle telecamere presenti nell’area.
Proprio grazie a queste gli agenti hanno potuto rintracciarli.
Ecco che in seguito a questo si è provveduto ad accompagnarli alla centrale di Piazza Beccaria per poter mettere in atto tutte le operazioni del caso.
Solo qualche mese fa si è verificato un altro episodio simile, in termini di imbrattamenti. È stato infatti imbrattato un monumento a Vittorio Emanuele II, a Milano e precisamente in Piazza del Duomo.
Si parla di un gesto che è stato messo in atto da dei giovani attivisti che fanno parte del gruppo Ultima Generazione.
Parliamo nello specifico di Martina e Riccardo, che in un primo momento hanno provveduto a lanciare della vernice sul monumento. In seguito hanno provveduto a distribuire diversi volantini a chi passava da lì per poi lanciarli.
Sono arrivati nell’immediato i carabinieri sul luogo della vicenda. In un primo momento i due ragazzi hanno cercato di opporsi e poi sono stati allontanati e accompagnati in caserma.
Solo dopo si è scoperto che gli stessi erano stati denunciati sempre per aver imbrattato dei beni.
La ragazza inoltre era stata denunciata per “inottemperanza al foglio di via obbligatorio” dal Comune milanese. Inoltre si è provveduto a sequestrare gli estintori utilizzati per mettere in atto quel gesto oltre che i volantini.
Cosa c’è alla base di tale gesto?
Sicuramente siamo in presenza di una forma di protesta per il cambiamento a livello climatico. Uno degli attivisti ha detto testuali parole:
“Il governo ha investito 41,8 miliardi nell’estrazione di combustibili fossili solo nel 2021. Chiediamo che questa montagna di soldi vada immediatamente tolta dal fossile e investita in una transizione ecologica giusta, in misure a vantaggio della salute dei cittadini e nel futuro delle giovani generazioni.”
L’altro ha aggiunto:
“Non paghiamo il fossile! Imbrattare una statua è scandaloso? Io dico che il vero scandalo è l’assoluta indifferenza del Governo verso le nostre vite, che la crisi climatica distruggerà e sta già distruggendo. L’Italia è il sesto investitore al mondo in combustibili fossili, investe persino più di Russia e Arabia Saudita. Dobbiamo liberarci immediatamente di petrolio, carbone e gas: farlo è possibile, manca solo la volontà politica perché viviamo in un sistema in cui il profitto di pochi conta più della vita di milioni di persone.”
Insomma sicuramente alla base di tutto questo ci sono tali motivazioni. Un imbrattamento forse diverso da quello presentato a inizio articolo, in termini di ragioni e obiettivi.