Novità dal mondo delle bollette: a partire dal 2024 sarà presente il mercato dell’energia libera. Andiamo a vedere i dettagli.
A partire dal 10 gennaio 2024 le bollette elettriche saranno soggette al mercato libero. Tuttavia, ci sono diversi requisiti per questa transizione secondo il decreto del Ministero dell’Ambiente. Scopriamo quali sono queste condizioni.
A partire dal prossimo anno, circa 9 milioni di utenti, tra famiglie e imprese, passeranno al mercato libero grazie all’eliminazione progressiva delle bollette elettriche secondo le linee guida stabilite da Arera.
La decisione anticipata del governo, che è arrivata a seguito delle crescenti pressioni della Commissione europea per adottare un approccio di libero mercato, è stata finalmente annunciata con una data di inizio gennaio 2024.
Entro aprile 2024 i soggetti che non riconoscono il passaggio saranno affidati ad operatori in grado di offrire un servizio di tutela graduale. È imperativo che la modifica avvenga entro il periodo di tempo specificato.
Non essendo ancora chiare le esatte circostanze economiche della proposta di protezione graduale, l’Arera ha avviato una consultazione in merito che durerà fino al 12 giugno.
Ci saranno inevitabilmente alcuni casi che si discostano dalla norma, in particolare quelli che rientrano nella categoria della vulnerabilità.
Queste persone non saranno obbligate a rispettare il regolamento. Tali individui includono coloro che stanno attualmente vivendo difficoltà finanziarie, persone di età superiore ai 75 anni e persone con disabilità che richiedono l’uso di apparecchiature ad alta intensità energetica.
Il servizio di tutela, sebbene graduale, sarà attivo solo per un massimo di tre anni, fino ad aprile 2027. Dopo questo periodo, si verificherà una transizione verso un regime di libero mercato.
A causa di questa recente decisione, sarà imperativo controllare meticolosamente le fatture in quanto non saranno più aggiornate da Arera.
Inoltre, le persone che passano da un fornitore all’altro avranno bisogno di più tempo per valutare a fondo tutte le opzioni disponibili.
Al contrario, a partire dalla fine del mese di giugno, i fornitori privati di energia non saranno più tenuti ad alcuni obblighi quali l’astensione dall’apportare modifiche autonome ai contratti.