Le famiglie italiane devono ancora fare i conti con gli aumenti delle bollette di luce e gas: l’incremento è confermato.
L’ultimo anno è stato davvero un massacro per i bilanci della stragrande maggioranza delle famiglie italiane.
Dopo le enormi difficoltà provocate dalle conseguenze della pandemia di Covid-19, infatti, i nuclei familiari hanno dovuto reggere anche l’urto scatenato dallo scoppio del conflitto in Ucraina, che ha fatto impennare i costi dell’energia a livelli davvero insostenibili.
In molti si sono visti recapitare a casa bollette della luce e del gas con cifre da capogiro, che hanno letteralmente messo in ginocchio tutte quelle famiglie che facevano già grande fatica a far quadrare i conti alla fine del mese.
Bollette, la notizia preoccupa le famiglie: arriva l’aumento
Fortunatamente da parte del governo sono stati erogati alcuni bonus e incentivi che hanno permesso a tutti i cittadini italiani in grave difficoltà di respirare e provare a reggere il peso di queste bollette così elevate.
Una situazione molto complicata, se si pensa che oltre all’aumento spropositato dei costi dell’energia le famiglie hanno dovuto far fronte anche all’incremento dei prezzi dei generi alimentari e più in generale all’inflazione galoppante.
La speranza è che sia finita qui e che nel prossimo futuro non si debba assistere a nuovi aumenti.
Ma è un auspicio che rischia di rimanere tale, visto che i recenti dati forniti da Arera – l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente – non preannunciano nulla di buono.
Già per quanto riguarda il mese di aprile gli aumenti evidenziati dai dati Arera sono pari al 22%.
Uno scenario che spaventa le famiglie italiane, in particolar modo quelle meno abbienti, proprio in un periodo dove si pensava che i prezzi fossero ormai in discesa.
Ma da cosa dipende questo nuovo aumento?
L’ulteriore incremento sulle bollette di luce e gas è dovuto sempre al conflitto ancora in corso in Ucraina e dalla chiusura dei rubinetti da parte della Russia? Non proprio.
Questo nuovo aumento è provocato dal fatto che una delle misure di compensazione promossa nel 2022 è sostanzialmente venuta meno.
Il timore più grande è per il prossimo inverno
Lo scorso anno erano state inserite delle misure nel mercato tutelato.
L’obiettivo di garantire una forma di contrasto all’impennata dei prezzi di luce e gas.
Secondo il governo la crisi economica ormai non è più così grave da richiedere necessariamente la presenza di questi sconti.
Pertanto, con il nuovo decreto bollette queste risorse che avevano contribuito a dare un certo respiro sono praticamente scomparse.
L’unica magra consolazione è che questo aumento del 22% arriva quando siamo ormai proiettati verso la stagione estiva.
I prezzi non raggiungeranno vette stellari perché non persiste l’esigenza di scaldare le abitazioni.
Tuttavia, ciò che appare evidente è che servono interventi seri e strutturati per tutelare le famiglie, in particolar modo quelle a basso reddito.
L’incubo è che per il prossimo inverno gli aumenti diventino ancora più consistenti: uno scenario assolutamente da evitare.