Sapevi che puoi fare un bonifico ad un figlio entro un determinato importo? Proprio così, se devi donare soldi a tuo figlio devi attenerti alle regole vigenti in materia per non allertare il fisco. Vediamo nel dettaglio come fare per donare soldi ai figli.
Vuoi donare soldi a tuo figlio e desideri sapere come funziona e quanto puoi regalargli? Ci sono più modi per fare un dono in denaro, fra cui bisogna scegliere quello che consente di essere in regola con la legge. Se si tratta di importi minimi, puoi farlo effettuando l’assegno non trasferibile oppure il bonifico. Attualmente la legge non permette di usare contanti oltre 2.000 euro, ma scopriamo di più su quanti soldi puoi regalare a tuo figlio!
Quanti soldi si possono donare ai figli
Puoi donare tutto il denaro che desideri ai tuoi figli, ma a condizione che giustifichi per quale motivo stai facendo la donazione. La motivazione è necessaria per essere in regola con l’Agenzia delle Entrate.
Ma c’è un’altra cosa che devi rispettare nel fare una donazione in denaro ai figli. Devi infatti tenere conto degli eredi legittimi, nel caso vi sono, e delle quote spettanti a ciascuno, come per esempio altri figli, il coniuge.
Bisogna fare attenzione alla possibilità che la donazione possa essere contestata, evento che si può presentare solamente in seguito alla morte di chi ha effettuato la donazione.
Un modo per non incorrere in contestazioni sulla donazione è quello di donare agli eredi legittimari altri beni, così da adempiere alle altre quote.
Controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate
Attraverso i conti correnti e l’archivio anagrafico dei tributi, l’Agenzia delle Entrate può effettuare un controllo sulle operazioni eseguite sui conti correnti. Infatti, nell’archivio dell’ufficio delle tasse sarà presente il bonifico effettuato dal padre al figlio.
Si tratta comunque di una donazione legale, eseguita senza sotterfugi e nella più totale trasparenza. Grazie al bonifico si evitano verifiche e controlli da parte del fisco. Inoltre, chi riceve il denaro può acquistare ciò che vuole visto che il pagamento è tracciabile e l’agenzia delle entrate può verificarlo in ogni momento.
Per esempio, se tuo figlio non lavora ma acquista un’immobile grazie ai soldi che gli hai donato, è tutto perfettamente legale perché il bonifico dimostra che ha usato i tuoi soldi per acquistarlo. Non ci sarà alcun problema per tuo figlio e puoi donargli qualsiasi cifra senza che vi sia alcuna contestazione da parte del fisco.
Problemi con il fisco se regali denaro contante
Se invece di donare soldi a tuo figlio con il bonifico decidi di donargli soldi contanti, non solo trasgredisci la regola dei pagamenti tracciabili, ma gli crei anche molti problemi perché non saprebbe come giustificarne la provenienza.
Ad esempio, se tuo figlio non lavora ma conduce una vita agiata e acquista un immobile di pregio il fisco potrebbe voler sapere come ha fatto. Non solo, oltre a fargli una multa, potrebbe anche esigere di versare le imposte sulle somme spese.
Bonifico bancario, assegni circolari e bancari possono garantire pagamenti tracciabili e trasparenti, ma con i contanti questo non è possibile. Tuttavia, se vuoi fare una donazione in contanti a tuo figlio, puoi registrare un contratto all’Agenzia delle Entrate dopo averlo stipulato con tuo figlio.
Tasse sulla donazione
Non è richiesto il pagamento delle tasse su un regalo in denaro fatto dal padre al figlio. Per la precisione, al di sotto di 1 milione di euro non è richiesta alcuna tassazione.
Invece, si paga il 4% se il denaro donato dal padre al figlio è superiore al milione di euro. Se si stipula un contratto da un notaio per fare la donazione occorrerà pagare la tassa di registro e l’onorario del professionista.
Devi sapere che per far valere la donazione è necessaria la presenza dell’atto notarile. Senza di esso, in pratica non è valida.