Sono molti gli italiani che sperano di poter ricevere in busta paga il bonus 1200 euro: in cosa consiste e a chi spetta.
Gli ultimi mesi sono stati davvero difficili per tante famiglie italiane, che hanno fatto grande fatica nel riuscire a reggere il pesante urto dei rincari riguardanti le bollette di luce e gas e i generi alimentari. Con lo scoppio della guerra in Ucraina e l’incremento nei costi delle materie prime in molti si sono visti recapitare bollette con cifre astronomiche; in più, chiunque si è recato al supermercato nell’ultimo periodo si è chiaramente accorto di come la spesa costi molto di più rispetto a prima. Ecco perché i nuclei familiari non possono che affidarsi alle varie misure del governo, tra cui bonus e incentivi, per avere a disposizione quelle somme necessarie per arrivare a fine mese senza eccessivi patemi. Tra questi ci sono gli incentivi statali, con l’accesso modificato dalla revisione delle aliquote IRPEF.
Scaglioni IRPEF da 4 a 3: chi otterrà ancora il bonus 1200 euro?
Come sanno in molti, per ottenere alcune detrazioni fiscali è sufficiente presentare la dichiarazione dei redditi: in questo modo si possono ottenere detrazioni dei bonus per la casa, ad esempio, ma anche per altri bonus, fino ad arrivare al noto bonus Renzi che viene individuato tecnicamente come trattamento integrativo. Questo bonus consente ai lavoratori con reddito fino a 28.000 euro di ottenere un incremento sulla busta paga fino a 100 euro.
Il tetto dei 28.000 euro lo hanno stabilito all’epoca dell’introduzione della misura, dato che questa somma era il tetto mediano dei cinque scaglioni IRPEF che andavano a dividere il pagamento delle tasse sul reddito. Tuttavia, dal 2014 ad oggi, l’IRPEF ha dovuto subire delle modifiche: la prima nel 2021, con il governo Draghi, che ha portato gli scaglioni IRPEF da 5 a 4; la seconda nel 2023, dato che il governo Meloni ha deciso di portare gli scaglioni IRPEF da 4 a 3.
Questa scelta va inevitabilmente ad incidere in maniera negativa sui lavoratori. E in particolare sul pagamento delle tasse sul reddito, dato che potranno usufruire di meno detrazioni. Al tempo stesso questa mossa facilita l’ottenimento del trattamento integrativo, noto anche come bonus Renzi, che può arrivare anche alla cifra di 1.200 euro in un anno.
Nuova divisione aliquote IRPEF: i tre scaglioni di reddito
Ma come vengono stabiliti i tre scaglioni di reddito che riguardano la nuova divisione delle aliquote IRPEF? Per i redditi fino a 15.000 euro l’aliquota è del 23%, mentre per i redditi da 15.001 euro a 50.000 euro l’aliquota è del 27%; infine, per i redditi superiori a 50.000 euro l’aliquota è del 43%.
Ciò vuol dire che tutti coloro che percepiscono un reddito fino a 15.000 euro avranno garantito il bonus Renzi. Che verrà erogato direttamente in busta paga. Per ottenere il bonus Renzi basta presentare la dichiarazione dei redditi con il modello 730 precompilato. Il problema insorge per coloro che hanno un reddito superiore a 15.000 euro: questi soggetti, infatti, non potranno più ottenere il trattamento integrativo. Una notizia che non può ovviamente fare piacere a tutti coloro che facevano affidamento sul bonus Renzi per fronteggiare le spese dell’intero anno, diventate ancora più gravose con gli aumenti.