La ricezione di alcuni contributi statali sul proprio conto corrente fa sempre piacere. Chi avrà il bonus di 150 euro in più sul proprio conto corrente ad aprile? Scopriamo chi avrà tale sorpresa.
Negli ultimi anni, a causa della pandemia da Covid-19 e dell’inflazione galoppante, abbiamo imparato a conoscere molto più spesso rispetto al previsto i vari bonus e contributi statali. Moltissimi lavoratori – autonomi e non – hanno ricevuto diversi contributi statali, a causa della riduzione o della perdita del lavoro durante la pandemia.
Nel 2022, per esempio, i titolari di partita IVA hanno potuto beneficiare di due bonus “una tantum” da 200 e da 150 euro. Occorre sempre tenersi informati su tali contributi statali, in modo tale da poter inoltrare la domanda, nel caso in cui si abbia il diritto di ricevere questi soldi sul proprio conto corrente.
La situazione generale non è delle più rosee, soprattutto per quanto concerne l’occupazione e il carovita sempre più pressante. Diverse categorie di lavoratori, quindi, possono ancora beneficiare di contributi statali “una tantum”, appositamente riservate a esse.
Da qualche settimana è state resa nota una nuova comunicazione circa un bonus che verrà erogato – nella somma “una tantum” di 150 euro – ad aprile, ad alcune specifiche categorie di lavoratori. Di chi si tratta? Chi vedrà arrivare sul proprio conto corrente questo aiuto statale? Ecco tutto quello che c’è da sapere in merito a questo argomento.
Il nuovo bonus da 150 euro, pensato per alcune determinate categorie
Diverse categorie di lavoratori non hanno ancora ricevuto i bonus in merito riservati per la stagione 2022. Essi, quindi, possono ancora fare richiesta per vedersi accreditati i soldi sul proprio conto corrente. Il tempo per effettuare la domanda per la ricezione del bonus c’è ancora, dato che si avrà come data limite il 30 aprile.
Visti i tempi che corrono, restare aggiornati sui vari bonus e non perdere occasione di ricevere un piccolo aiuto in denaro da parte del Governo è molto importante. Diverse persone non seguono le ultime notizie in tal senso e non “sfruttano” questi bonus riservati a loro. Farlo, invece, è davvero fondamentale.
Le bollette e i prezzi in aumento di ogni genere alimentare inducono molte persone a risparmiare il più possibile, in modo tale da arrivare a fine mese. Ricevere anche solo 150 euro di contributo statale, però, può fare davvero la differenza nei casi più complessi.
Bando alle ciance. Scopriamo quali categorie di lavoratori potranno contare su questo bonus statale. Ecco tutto quello che devi sapere a riguardo.
Ecco a chi è riservato
I ritardi nelle erogazioni dei vari bonus sono, purtroppo, abbastanza frequenti. Dopo aver fatto domanda, infatti, possono passare anche alcuni mesi prima di veder accreditato quanto dovuto sul proprio conto corrente. Per questo motivo, è importante fare subito richiesta, in modo tale da veder diminuiti i tempi di attesa.
La circolare dell’INPS numero 127 del 2022 aveva ribadito come la conclusione sui pagamenti dei bonus statali da 150 euro di sarebbe registrata entro il febbraio del 2023. Tutte le categorie, quindi, avrebbero ricevuto l’accredito statale entro quella data precisa. Le cose, però, non sono andate così. Alcune categorie di lavoratori sono ancora in attesa del bonus. Ecco chi riceverà i 150 euro ad aprile.
Sono ancora diverse le categorie di lavoratori ad aver diritto al contributo statale “una tantum” da 150 euro. Ci riferiamo a tutte le persone in possesso di assegno di disoccupazione Naspi e Dis-Coll entro la data di novembre 2022. Tale bonus, inoltre, spetta a chi sia in possesso della disoccupazione agricola, sempre nel 2022.
Non è, però, finita qui. Le altre persone ad aver diritto di ricevere il bonus da 150 euro ad aprile sono quelle che beneficiano del Bonus Covid da 1600 euro e da 2400 euro, la particolare indennità introdotta dal Governo in merito ai vari Decreti Aiuti e Aiuti Bis.
Il Governo, inoltre, ha scelto di aiutare alcuni lavoratori autonomi occasionali, come quelli stagionali o chiunque faccia parte di attività nel mondo dello spettacolo e sia in comprovata difficoltà finanziaria ed economica. I dottorandi e gli assegnisti di ricerca potranno anch’essi beneficiare del contributo statale menzionato in precedenza.