Sapevi che c’è un bonus da 200 e 150 euro che bisogna restituire? Questi bonus sono stati erogati per sbaglio e l’Inps li rivuole indietro. Ma a chi sono stati erogati per errore? Ecco chi sono le categorie interessate!
Cosa succederà con i bonus da 150 e 200 euro che sono stati accreditati senza averne diritto o comunque per sbaglio? Semplice, chi non aveva i requisiti per riceverli dovrà restituirli. Fra le categorie che dovranno tornare indietro questi bonus ci sono sia pensionati che lavoratori dipendenti.
Pare che a breve l’Inps provvederà a trattenere dal cedolino della pensione l’importo erogato senza averne diritto, mentre i lavoratori dipendenti potranno vedersi trattenere la somma dalla busta paga. Ma come mai questi soggetti hanno ricevuto per sbaglio questi bonus? Cosa è successo? Scopriamo di più su questa faccenda!
L’Inps ha valutato dei dati parziali
L’errore riguardo la valutazione dei bonus da 150 e da 200 euro è scaturito dal fatto che quando l’Inps ha erogato entrambe le indennità era in possesso di dati parziali.
Per evitare di far attendere i soggetti che risultavano in possesso dei requisiti necessari, l’Inps ha erogato i bonus basandosi sui redditi comunicati per il 2021, ma senza effettuare delle verifiche effettive.
Dai controlli eseguiti hanno dunque ricevuto il bonus da 150 euro coloro che non hanno superato i redditi pari a 20.000 euro, mentre quello da 200 euro è stato erogato per coloro che non hanno superato i redditi pari a 35.000 euro.
I dati parziali a disposizione dell’Inps hanno quindi creato delle anomalie e a tanti è stato erogato il bonus senza avere in realtà i requisiti richiesti. A breve però l’Inps disporrà dei dati necessari per fare le corrette valutazioni.
Quali pensionati dovranno restituire i bonus
Alcune categorie di pensionati, come detto prima, sono a rischio di restituzione dei bonus da 200 e 150 euro. Nel decreto n. 50 del 2022 che ha introdotto il bonus una tantum di 200 euro c’è scritto che viene erogato ai pensionati basandosi sui dati parziali in possesso dell’Inps.
La stessa cosa era stata prevista per il bonus da 150 euro, che sarebbe stato erogato ai pensionati con redditi massimi fino a 20.000 euro. Purtroppo, però, non tutti coloro che lo hanno ricevuto hanno realmente i requisiti richiesti dal decreto.
Nello stesso documento è riportato come in una fase successiva ci sarebbero stati degli accertamenti riguardo al reddito. L’Inps sta recuperando ulteriori informazioni in queste settimane e quindi sta facendo delle valutazioni per individuare chi aveva diritto al bonus.
Cosa farà l’Inps per valutare i redditi
Grazie alle informazioni ricevute con la dichiarazione dei redditi 2022 l’Inps farà le valutazioni necessarie per capire chi ha avuto diritto ai bonus e chi invece dovrà restituirlo. Ecco cosa valuterà l’ente:
- I due bonus verranno mantenuti nel caso il reddito dei pensionati nel 2021 era meno di 20.000 euro
- Verrà corrisposto invece solo il bonus da150 euro se il reddito era più di 20.000 e meno di 35.000 euro
- i due bonus dovranno essere restituiti se il reddito è stato oltre i 35.000 euro
Ad essere interessati maggiormente dalla restituzione dei bonus, ad ogni modo, sono coloro che oltre la pensione percepiscono altri redditi, di cui l’Inps non ha ricevuto alcuna comunicazione.
Rischiano di restituire il bonus anche i lavoratori dipendenti
Molto probabilmente rischiano di restituire i bonus erogati per sbaglio anche i lavoratori dipendenti. In questo caso il motivo non è il reddito maggiore rispetto al parametro consentito, visto che il bonus veniva corrisposto in base a quanto risultava nelle ultime buste paga.
Il reddito veniva controllato quando veniva erogato il bonus. A dover restituire il bonus saranno invece i lavoratori dipendenti che hanno ricevuto più volte queste indennità nel 2022.
Dovranno tornarli indietro coloro che hanno richiesto il bonus 200 euro a più di un datore di lavoro. In questo caso, le somme non spettanti dovranno essere riconsegnate all’Inps, ma questo avverrà tramite la trattenuta.