Sono in arrivo delle brutte notizie per il Bonus Irpef, alcuni rischiano di doverlo restituire. Scopriamo chi rischia di dover tornare indietro questo bonus ricevuto e perché.
Alcuni contribuenti rischiano di restituire il bonus Irpef ricevuto in busta paga. E’ certamente una brutta notizia per alcune fasce di contribuenti, che dovranno tornare indietro dei soldi che probabilmente hanno già speso. Ecco quali fasce di contribuenti sono a rischio e perché e come capire se si devono dare soldi al fisco.
Il bonus Irpef è l’ex bonus Renzi
Per comprendere meglio in cosa consiste questo bonus Irpef che molti contribuenti dovranno restituire al fisco italiano, dobbiamo precisare che si tratta dell’ex bonus Renzi. Come ben sappiamo, il bonus Renzi altro non è che un trattamento integrativo sull’Irpef accreditato in busta paga, introdotto proprio dall’ex presidente del Consiglio mentre era in carica.
Il bonus all’inizio consisteva in una somma pari ad 80 euro, successivamente aumentati fino a 100 euro. A cambiare le carte in tavola sono le regole che il governo ha introdotto lo scorso anno. Infatti, sono stati cambiati i requisiti per poter avere diritto a questa integrazione.
Chi vuole beneficiare del bonus, dunque, deve tenere in considerazione i requisiti introdotti a partire dal 2022. Tenuto conto di quanto detto, è chiaro che il fisco chiederà a chi non spettava la restituzione di quanto accreditato, prevista in parte o totalmente.
I requisiti modificati con la legge introdotta lo scorso anno stabiliscono che per avere diritto al bonus Irpef è necessario rientrare in due fasce. Una fascia riguarda i contribuenti che hanno un reddito non superiore a 15mila euro e l’altra riguarda invece i contribuenti che hanno un reddito compreso fra 15 mila e 28mila euro.
I contribuenti che hanno un reddito fino a 15mila non devono fare nulla e per loro non è prevista alcuna restituzione del bonus Irpef. Infatti, costoro continueranno a percepire i 1.200 euro in busta paga versati finora.
La situazione è diversa per coloro che rientrano nei redditi compresi fra 15 e 28mila euro. Per questi contribuenti potrebbe scattare la richiesta di rimborso degli importi accreditati sulla busta paga. Come detto, potrebbe trattarsi di una richiesta parziale o totale. Sarà possibile evitare tutto ciò ad una condizione: l’importo delle detrazioni trasmesse deve essere meno della tassa dovuta calcolata al lordo.
Dovranno tornare indietro il bonus Irpef anche coloro che hanno un reddito loro annuale sotto i 8.174 euro, che rientrano nella categoria dei contribuenti cosiddetti incapienti. In questa categoria rientrano coloro che hanno detrazioni Irpef provenienti da lavoro dipendente superiori rispetto all’imposta calcolata al lordo e non hanno diritto al bonus.
Pare che diversi datori di lavoro hanno accreditato il bonus Irpef dopo la variazione dei requisiti necessari per ottenerlo. E’ chiaro che in questi casi sarà probabile una richiesta di rimborso da parte del fisco. Come stabilito dalla legge modificata lo scorso anno, viene riconosciuto il bonus Irpef per una somma non superiore a 1200 euro, importo ottenuto dalla differenza calcolata fra l’ammonta dell’imposta lorda e delle detrazioni. Da questo dettaglio è facile dedurre che il fisco potrà chiedere il rimborso parziale o totale delle somme incassate. Per capire se si devono soldi al fisco basta controllare il modello precompilato 730