Bonus luce e gas, il governo Meloni sceglie di potenziare gli aiuti e di rivolgersi a 3,8 miliardi di persone che quest’anno, come i precedenti (anche se in numero inferiore) riceveranno qualche carezza in più in un periodo economico a dir poco drammatico.
Ecco tutte le novità che i contribuenti devono conoscere per capire poi come comportarsi in seguito. 3,8 miliardi di persone riusciranno ad ottenere aiuti economici sotto forma di bonus per le bollette, luce e gas.
Gli aiuti dello stato sono rivolti a tutte le famiglie che si trovano in condizioni di disagio economico importante. Questo è quanto si legge nella memoria depositata dall’autorità per le energie Arera direttamente in Parlamento qualche settimana fa.
Quanti erano i beneficiari lo scorso anno e quali sono i requisiti da rispettare per ottenere il bonus
Lo scorso anno i beneficiari del bonus luce sono stati 3,7 milioni di persone, mentre per quanto riguarda il gas a usufruirne sono state 2,4 milioni di persone. La platea quest’anno si allarga, perché i requisiti sono diversi e accolgono molti più contribuenti. L’86% delle famiglie che l’anno scorso ha beneficiato degli aiuti era composto da 3/4 persone al massimo. Anche nuclei familiari che hanno soltanto un figlio. con una soglia ISEE inferiore a 15.000€.
Possono usufruirne anche le famiglie numerose con 3,4 figli con un isee di €30.000 al massimo. Le agevolazioni sono automatiche a partire dal 2021, per cui non c’è bisogno di presentare alcuna domanda di ammissione.
Non è necessario presentare alcuna domanda, ecco come si ottengono gli aiuti per la luce e il gas
Tutto si basa fra uno scambio di informazioni tra il sistema informativo integrale, l’Inps e l’autorità stessa. Il bonus elettrico va in soccorso di molte famiglie della Lombardia, della Campania e della Sicilia. Ad usufruirne è il 25% delle famiglie della Campania, il 21% delle famiglie provenienti dalla Sicilia e per concludere l’8% delle famiglie della Lombardia.
Invece per quanto riguarda il gas la prima è la Lombardia con il 10% di aiuti, la seconda è la Campania con il 24% e l’ultima il Lazio con il 12%. L’unico modo per provare a ricevere la misura è presentare la DSU ovvero la dichiarazione sostitutiva unica che si presenta una volta all’anno e poi l’attestazione ISEE che deve rientrare nella somma stabilita. L’isee varia in base al numero dei componenti dei nuclei familiari. Per quanto possano sembrare aiuti di poco conto, questi, per le famiglie in difficoltà fanno davvero la differenza.