A giugno il governo Meloni ha deciso di avviare la proroga per il terzo trimestre del 2023 a partire dal mese di luglio fino al mese di settembre, di tutte le misure di sostegno rivolte alle fasce economiche più deboli.
La decisione è arrivata per contrastare il caro energia ma non è definitiva. Adesso si dovrà decidere se allungare ancora di un trimestre o per il momento sospendere per usare i soldi in modo diverso.
In caso di assenza della proroga, a partire dal mese di ottobre tutte le famiglie che adesso ricevono supporti, si troverebbero a pagare una bolletta maggiorata. Il decreto bollette ultimo, è costato al governo 800 milioni di euro. Qualora si dovesse decidere di prorogare, si andrebbe a pagare la stessa cifra e non è chiaro se per l’esecutivo questo possa essere un problema.
Per il momento l’intenzione sembrerebbe essere rinnovare le misure. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin afferma a questo proposito che i bonus per le bollette sono stati uno sforzo economico imponente per l’Italia, ma mandarli avanti è essenziale perché gli italiani ne hanno bisogno.
Qualche giorno fa, lo stesso, aveva parlato dell’esistenza di un Fondo nazionale per il reddito energetico volto a realizzare gli impianti fotovoltaici in assetto di autoconsumo. Questo per consentire l’accesso agevolato all’energia rinnovabile a coloro che appartengono a dei nuclei familiari con Isee sotto quindicimila euro o trentamila euro, con almeno quattro figli a carico.
Oggi il tasso d’inflazione all’1,7% ‘comporta ricadute di ben 510 euro l’anno per ogni famiglia, a dirlo sono Federconsumatori e Adusbef. Nel mese di giugno c’è stata la proroga del bonus bollette di luce e gas per chi ha l’Isee fino a 15mila euro o fino a 30mila euro con più di quattro figli. Poi anche quella dei bonus sociali, dello sconto in fattura per chi vive in condizioni di disagio economico e fisico. Questo si ricorda che è stato prorogato fino al 30 settembre.
Poi si era deciso anche per il rinnovo, per il terzo trimestre la riduzione dell’Iva al 5% su gas metano per usi civili e industriali, con l’azzeramento degli oneri di sistema per il gas. L’aliquota Iva è stata ridotta al 5% per il teleriscaldamento e per l’energia prodotta con gas metano. Ad oggi, il bonus sociale sulle bollette spetta a tutte le famiglie con Isee uguale o inferiore a 15mila euro annui.
Passando all’agevolazione sull’elettricità, ne ha diritto che rispetta l’indicatore Isee che non deve essere superiore a 9.530 euro, oppure ha almeno quattro figli a carico sempre con Isee non superiore a 30mila euro. Diversamente bisogna fare parte di un nucleo familiare titolare di reddito di cittadinanza o pensione di cittadinanza. Per il bonus gas, la situazione è diversa. Oltre al numero dei componenti del nucleo familiare per l’Isee, viene considerata anche la categoria d’uso della fornitura. Infine anche la zona climatica in cui è presente la fornitura.