Il bonus prima casa 2023 prevede una serie di sconti e agevolazioni per tutti coloro che desiderano effettuare l’acquisto durante quest’anno.
Tutti coloro che desiderano acquistare una casa nel corso del 2023 potranno usufruire del Bonus prima casa. Stiamo parlando di sconti e agevolazioni ai quali sono legati una serie di requisiti che analizzeremo qui di seguito.
Bonus prima casa 2023, tutto quello che occorre sapere
Acquistare una casa non per tutti è possibile o semplice, e questo perché le spese da sostenere sono piuttosto importanti. In realtà però tutti coloro che nel corso del 2023 desiderano acquistare la prima casa potranno contare su una serie di sconti fiscali ed agevolazioni.
Questi non sono uguali per tutti ma tendono a variare in base ad una serie di requisiti che potranno essere oggettivi, e riguardare il tipo di immobile acquistato. Oppure soggettivi e riguardare ad esempio l’età di chi effettua l’acquisto.
Poi ancora è molto importante precisare che per poter usufruire di tale bonus bisognerà aver prima venduto, entro 12 mesi, abitazioni in proprio possesso e per le quali si aveva già avuto modo di usufruire della stessa agevolazione.
Essere in possesso di proprietà acquistate nel medesimo comune non è possibile. Ed inoltre la casa che si desidera acquistare entro il 2023 dovrà a sua volta trovarsi nella città in cui si ha la residenza.
Le tipologie di immobili comprese nell’agevolazione e quelle escluse
Tutti i tipi di immobili consentono di poter usufruire di sconti e agevolazioni? La risposta a tale domanda è no. Infatti vi rientrano in modo particolare tutti gli immobili che si trovano in determinate categorie catastali. E quindi le abitazioni di tipo civile ovvero A/2 e di tipo economico e quindi A/3.
Poi ancora le abitazioni di tipo popolare e quindi A/4 ed ultrapopolare ovvero A/5. Le abitazione di tipo rurale A/6 e poi ancora i villini e quindi A/7 e tutti gli alloggi considerati tipici dei luoghi ed indicati con la sigla A/11.
A queste tipologie di immobili è poi possibile aggiungere anche i magazzini indicati con la sigla C/2 le rimesse ovvero C/6 e per finire le tettoie e quindi C/7.
Quali invece gli immobili esclusi? Tra questi è possibile menzionare le case di genere signorile indicate con la sigla A/1, le ville indicate con A/8 e per finire i castelli A/9.
I vantaggi per chi acquista la prima casa
Ma, quali sono esattamente i vantaggi di cui poter usufruire acquistando la prima casa nel 2023? Tra questi è possibile menzionare una riduzione dell’Iva che può variare dal 10 al 4% per tutti coloro che acquistano dall’impresa che si è appunto occupata della costruzione.
Poi ancora è possibile citare uno sconto del 2% sull’imposta di registro e poi ancora il credito di imposta per tutti coloro che entro 12 mesi vendono e riacquistano la casa.
Tramite la dichiarazione dei redditi sarà inoltre possibile ottenere ulteriori vantaggi. Quali? Una detrazione del 19% fino a 1000 euro per tutte quelle spese definite di intermediazione immobiliare. E poi la detrazione di tutti gli interessi definiti passivi legati al mutuo.
Se chi acquista la casa ha meno di 36 anni e Isee fino a 40 mila euro potrà godere dell’esenzione fiscale sia per l’imposta di registro sia per quella ipotecaria e catastale.
Sempre parlando dei giovani è inoltre possibile dire che il bonus prima casa prevede anche l’attribuzione di un credito d’imposta. Questo solitamente corrisponde all’Iva pagata al momento dell’acquisto. Ed in caso di mutuo? Sull’intera quota del prestito una garanzia statale pari all’80%.
Come affermato in precedenza per poter usufruire del bonus occorre avere la residenza nello stesso comune in cui si effettua l’acquisto. In caso contrario occorrerà spostare la residenza entro e non oltre 18 mesi.
Ma allo stesso tempo è importante chiarire che vi sono casi in cui il cambio di residenza non è necessario. E quindi ad esempio se la casa si trova nel comune in cui chi ha acquistato svolge la propria attività, anche senza retribuzione. Oppure se nel comune in questione ha sede l’attività del datore di lavoro. E infine se chi acquista la casa fa parte delle Forze Armate oppure della Polizia.
Quando l’Agenzia delle entrate può revocare il bonus
Vi sono casi in cui l’Agenzia delle entrate può intervenire revocando il bonus. Nello specifico questo può accadere in caso di false dichiarazioni oppure se entro 18 mesi dall’acquisto non viene effettuato il cambio di residenza. Inoltre oltre alla revoca del bonus l’acquirente si ritroverà anche a dover pagare una sanzione pari al 30% sia sulle imposte sia su interessi di mora.