Bonus tari 2023, quali sono i requisiti per accedere

Sta per arrivare anche per l’anno in corso il bonus Tari. Vediamo in cosa consiste e come fare per poter accedere all’agevolazione. 

Bonus tari – imilanesi.nanopress.it

Il bonus Tari potrebbe essere riservato soltanto a coloro che si trovano in difficoltà economiche e che non riescono a pagare le utenze di base.

Bonus Tari: in cosa consiste

La situazione economica in cui ci troviamo è abbastanza delicata e sono tante le famiglie italiane che non riescono a sbarcare il lunario. Ciò è dovuto all’inflazione e ai rincari generali, anche sulle utenze di base come luce, acqua e gas. Per questo, per chi ha difficoltà economiche, anche per il 2023 è stato previsto un bonus Tari che permette di scontare l’importo dovuto.

Il bonus verrà applicato in automatico a quelle famiglie che, però, rispettano un requisito: l’Isee di tutto il nucleo familiare non deve essere superiore a 8265 euro che cresce a 2000 euro nel caso di famiglie numerose. Possono accedere al bonus anche i pensionati e chi percepisce il reddito di cittadinanza.

Tuttavia, il bonus non sarà come è avvenuto in passato, a quota fissa ma a quota variabile. A deciderne l’importo saranno i singoli comuni di appartenenza.

bonus Tari requisiti – imilanesi.nanopress.it

Altre agevolazioni

Un’altra agevolazione prevista è quella di poter pagare a rate la Tari, purché la tassa arrivi ad un minimo di cento euro. Ciò è previsto, però, soltanto per chi ha alcuni requisiti. Ad esempio, sarà possibile il pagamento rateale per chi percepisce il bonus sociale per disagio economico da utilizzare per le utenze.

Sarà concesso anche a chi si trova in una situazione di disagio, secondo criteri stabiliti dal Comune di appartenenza. Ciò è previsto, però, soltanto se l’importo della tari supera la media delle fatture precedenti, di due anni, del 30%.

Per poter ottenere il bonus Tari non è necessario effettuare alcuna domanda poiché verrà accreditato in automatico in base all’Isee che è stato dichiarato. La Tari, invece, viene pagata attraverso il modello F24, il MAV e il bollettino postale, indipendentemente se si usufruisce o no del bonus.

Bonus spazzatura – imilanesi.nanopress.it

Intanto, il pagamento di questa tassa incide sempre di più sulle famiglie italiane poiché, negli ultimi cinque anni, stando ad una ricerca dell’Uil, è aumentata circa dell’8%. Ad esempio, l’anno scorso le famiglie italiane hanno speso mediamente 325 euro. Il comune più caro è stato Pisa con 519 euro all’anno ciascuno. In seconda posizione c’è Brindisi, con 518 euro. In coda Genova con 489 euro a famiglia. Meno ingente la spesa per gli abitanti di Belluno, con 169 euro e Novara con 174 euro.

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